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“La crisi al comune capoluogo di Reggio Calabria ha palesato tutti i limiti evidenti di una classe dirigente quella del popolo delle libertà che in questi anni ha governato la città.
E’ emerso in maniera chiara come uscito di scena il governatore della Calabria si è scoperchiato quello che era il “modello Reggio” un sistema autoreferenziale, autarchico e che certamente lasciava poca libertà di azione politica a chi ne faceva parte.
Ancora oggi in prossimità delle elezioni amministrative non ci è lecito sapere lo stato economico del nostro comune,un qualcosa di estremamente paradossale e clawnesco e a cui si deve cercare di trovare delle risposte.
Rispetto alla scelte del sindaco Raffa,tra i pochi, all’interno del Pdl a mantenere una certa autonomia politica ricordo solo che anche Giuseppe Scopelliti in una fase del suo percorso amministrativo individuò una personalità esterna alla città ma esperta di un settore,tale Marcello Veneziani e tutti all’epoca la battezzarono come fosse una scelta figlia di chissà quale percorso politico interiore per il benessere della nostra amata città metropolitana; oggi invece che Raffa fa sostanzialmente la stessa cosa individuando una personalità esterna alla città si crea lo scandalo,come se ancora oggi,dove tutti ci dichiariamo cittadini Europei,il principio della territorialità sia da individuare come criterio basilare per la scelta di chi meglio può amministrare il nostro comune.
Nell’attesa di sapere se i consiglieri comunali Pdl manterranno quanto annunciato in questi giorni rispetto ad un eventuale rimodulazione della giunta ritengo bisognerebbe iniziare a guardare quelli che sono gli interessi della città e quello prioritario oggi è capire come sono messi i conti della stessa.”
Antonino Castorina, Segreteria Nazionale Giovani Democratici
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