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Nel quadro dei servizi di controllo del territorio pianificati dal sig. Questore, dr. Carmelo Casabona, la decorsa notte personale dell’U.P.G.S.P. è stato impiegato in interventi impegnativi.
Più in dettaglio, alle ore 20.00 circa, un equipaggio intercettava in via Pio XI una autovettura con a bordo due cittadini di nazionalità georgiana i quali, inviatati a fermarsi per i controlli di rito, non solo non vi ottemperavano, ma oltraggiavano gli operatori con gesti dal chiaro significato offensivo.
Dopo un breve inseguimento, e grazie all’intervento di altri due equipaggi fatti convergere sul posto, i due venivano bloccati. Il conducente dell’autovettura, molto agitato, rifiutava energicamente di esibire i documenti ai poliziotti, ai quali non restava altro che invitare i due cittadini extracomunitari in Questura per l’identificazione e la verifica circa la loro pozione sul territorio nazionale.
Per tutta risposta, il soggetto poi identificato per: BAJADZE Koba, nato in Georgia classe 1971 e residente a Reggio Calabria, aveva una reazione inconsulta, reagendo con estrema violenza, rafforzata dalla minacciosa esibizione di un coltello. Con la cautela del caso e non poche difficoltà vista la struttura corpulenta dell’uomo, gli agenti della Polizia riuscivano a neutralizzare il malintenzionato, alcuni operatori rimanevano leggermente contusi.
Il BAJADZE Koba veniva tratto in arresto per il reato di oltraggio, resistenza, violenza e minacce a P.U. e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere, e tradotto presso la locale Casa circondariale a disposizione della A.G..
L’altro individuo, identificato per: SHVANGIRADZE Nugzar nato in Georgia classe 1974, senza fissa dimora, pregiudicato, veniva deferito in stato di libertà per il reato di inosservanza della normativa che disciplina il soggiorno nel territorio dello Stato e messo a disposizione del locale Ufficio immigrazione per le ulteriori incombenze.
Altro episodio si verificava alle ore 04.15, e anche questo richiedeva non poco impegno da parte degli Agenti della Polizia di Stato intervenuti. A seguito della segnalazione dell’incendio di un’autovettura nel quartiere San Giovannello, l’equipaggio intervenuto sul posto constatava la veridicità della nota, rilevando la presenza di una Fiat Uno di colore bianco completamente distrutta dalle fiamme.
Veniva identificato il proprietario per: Martino Antonino, nato a Reggio Cal. Classe 1952 ivi residente, incensurato, e il figlio di questi, Martino Domenico, classe 1990 ivi residente, il quale riferiva alcuni particolari poi rivelatisi estremamente utili per la ricostruzione dei fatti. Nel rincasare, aveva notato un’autovettura Fiat 600 di colore blu e, nelle immediate vicinanze di quella, un ragazzo, da lui riconosciuto.
Lo stesso, dopo aver cosparso la Fiat Uno di liquido infiammabile versato da una tanica, appiccava il fuoco allontanandosi velocemente. L’incendio era sostanzialmente l’epilogo di una situazione verificatasi nel corso della serata. Poche ore prima, infatti, all’interno di una discoteca, il Martino Domenico aveva avuto una discussione, poi degenerata, con il ragazzo di cui sopra, peraltro minorenne, per non meglio specificate ragioni.
Nella ricostruzione della vicenda, si accertava peraltro il coinvolgimento di altri soggetti, amici del minore, i quali gli avevano dato man forte nella circostanza di cui sopra.
Gli stessi venivano pertanto individuati, rintracciati presso le rispettive abitazioni e, accompagnati presso gli Uffici della Questura, identificati per: GERIA Marco, nato a Reggio Calabria classe 1990, con precedenti per furto, rapina, lesioni personali, già indagato per ricettazione, danneggiamento ed obbligo di presentazione alla P.G.; PARETE Luigi Domenico, nato a Reggio Calabria classe 1993, già indagato per ricettazione; MORABITO Giovanni, nato a Reggio Calabria classe 1992, pregiudicato per furto, rapina, guida senza patente; M. F., l’autore materiale dell’incendio, con precedenti per falsità materiale; L. K. già indagato per false dichiarazioni all’A.G., rapina e furto.
Individuata anche la Fiat Seicento blu di proprietà del GERIA, posta sotto sequestro.
I cinque, di concerto con il P.M. presso la Procura dei Minori, venivano deferiti per il reato di danneggiamento aggravato.
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