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“Insieme si può” è il titolo dell’iniziativa che prenderà avvio domenica 1 marzo alle ore 9:00 presso il Parco Giochi Botteghelle a Reggio Calabria.
Ideata dagli allievi del corso di Formazione Professionale per “Animatori di Comunità”, promosso dal settore Formazione Professionale – Politiche del Lavoro della Provincia di Reggio Calabria, ed organizzata in collaborazione con il Centro Servizi al Volontariato dei Due Mari, l’iniziativa vedrà i cittadini, singoli ed organizzati, collaborare intorno ad un obiettivo condiviso: prendersi cura di un bene comune, per renderlo maggiormente rispondente alle esigenze della comunità e per valorizzarne le potenzialità di luogo di incontro ed inclusione sociale.
L’iniziativa è stata presentata giovedì 26 febbraio presso la sala Conferenze della Provincia di Reggio Calabria, alla presenza del consigliere del Centro Servizi al Volontariato dei Due Mari, Paolo Cicciù, del direttore dello stesso centro, Giuseppe Pericone, del consigliere provinciale Pierpaolo Zavettieri, del dirigente Avv. Fortunato Battaglia, del presidente del Consiglio Comunale, Demetrio Delfino, della vice presidente dell’associazione Differenziamoci Differenziando, Claudia Mascianà, e degli allievi del corso tutti.
L’evento, come è stato sottolineato da Giuseppe Pericone, vuole essere una occasione per riappropriarsi della città, ma anche uno strumento per la costruzione di legami comunitari, compito che non può essere affidato all’improvvisazione ed alle buone intenzioni, ma che richiede il contributo qualificato di figure adeguatamente formate, gli Animatori di Comunità appunto.
Ma i veri protagonisti dell’evento saranno tutti quei cittadini che intendono assumere anche su di sé la responsabilità del cambiamento e che, in tale occasione, daranno un contributo concreto per ripulire le aree verdi, imbiancare i muri, mettere a nuovo alcune panchine ed adibire aree gioco. Dopo aver reso il parco più fruibile, nel corso di un secondo appuntamento previsto per sabato 14 marzo, gli stessi cittadini si adopereranno per renderlo maggiormente attraente, attraverso la realizzazione di murales ed altri piccoli interventi di abbellimento.
“Un esempio di costruzione di comunità”, come ha affermato Paolo Cicciù, “che richiede di abbandonare la logica della delega in favore di una azione in prima linea per cambiare le sorti della città”.
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