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I 25 fermi eseguiti per ordine della Direzione distrettuale antimafia reggina nell’ambito dell’operazione “Il Padrino” rappresentano una tappa importante nell’attività di repressione e disarticolazione della cosca Tegano, tra le più pericolose soprattutto per la capacità di infiltrazione dell’economia cittadina. Di tale prezioso risultato il coordinamento territoriale di Libera Reggio Calabria dà merito alle forze dell’ordine e alla magistratura per l’incessante lavoro svolto con professionalità e abnegazione .
Libera continua a ribadire che tali arresti debbono rappresentare l’inizio e non la fine di un percorso di riscatto. Gli sforzi degli investigatori non potranno mai bastare, da soli, a liberare, una volta per tutte, la nostra città dall’oppressione della ‘ndrangheta. È tempo che sempre più reggini, singoli cittadini e associazioni insieme, facciano la propria parte. Tocca alla società responsabile, non solo rispettare essa stessa le regole del vivere civile, ma compiere un ulteriore sforzo di denuncia delle ingiustizie, collusioni e violenze attraverso cui la ‘ndrangheta e gli ambienti corrotti e criminali che le sono contigui continuano a soffocare la libertà della nostro comunità. Soltanto se il “noi” diventerà, finalmente, il soggetto della lotta alle mafie, riusciremo, tutti insieme, a trovare la forza per trasformare la paura, la fatica e la rabbia in giustizia e speranza per la nostra terra.
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