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I destinatari del provvedimento restrittivo emesso per la bomba in Procura e l’attentato a Di Landro sono 4: Antonino Lo Giudice, 53 anni, boss dell’omonima cosca pentitosi lo scorso anno e già in carcere come Luciano Lo Giudice (37), fratello del collaboratore di giustizia, Antonio Cortese, 48 anni e Vincenzo Puntorieri, trentenne reggino, l’unico che era libero, considerato legato a Antonio Cortese. Secondo l’accusa furono proprio Puntorieri e Cortese a piazzare materialmente l’ordigno esploso il 3 gennaio davanti alla Procura generale reggina, e quello del 26 agosto contro l’abitazione del procuratore generale Salvatore Di Landro.
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