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Prosegue l’attività dell’U.P.G.S.P. nel quadro della complessiva intensificazione dei servizi di controllo del territorio disposti dal Questore Dott. Carmelo Casabona, volti anche a fronteggiare in maniera categorica episodi di violenza domestica.
Personale delle Volanti è intervenuto lo scorso giovedì, su disposizione della sala operativa per una riferita aggressione e danneggiamento di autovettura. Giunti sul posto, la richiedente in evidente stato di alterazione e visibilmente terrorizzata, ci riferiva che nel trovarsi a bordo della propria autovettura veniva pedinata dall’ex fidanzato con uno scooter di colore scuro; lo stesso più volte intimava, sia verbalmente che con manovre azzardate, di arrestare la vettura.
Giunti allo svincolo porto, a causa di rallentamenti il giovane stalker scendeva dallo scooter e cercava d’aprirne la portiera mentre iniziava a colpire il veicolo con calci e sputi, procurando la rottura di un fanalino posteriore e delle calotte degli specchietti retrovisori esterni, improvvisamente e fortunatamente desistendo poco dopo.
La donna impaurita avvisava il “113” chiedendo l’intervento di una volante e appena districatisi dal traffico riprendeva la marcia, rifugiandosi in un vicino parcheggio.
Una volta sul posto gli operatori potevano constatare il terrore negli occhi della donna e diramavano tramite Sala Operativa la nota di ricerca dello scooter Piaggio Beverly 250 e la via di fuga.
Il giovane veniva individuato in prossimità della Questura e veniva trattenuto fino all’arrivo della pattuglia operante.
Identificato in Cristiano Domenico classe ’73 riferiva che voleva denunciare un incidente subito poco prima e che l’autovettura in questione risultava essere quella su cui viaggiava la donna di cui sopra.
Intanto in separata stanza innanzi a personale specializzato dell’UPGSP la donna dichiarava che da diverso tempo era vittima dei comportamenti aggressivi dell’uomo e che anche le sue piccole figlie erano oggetto di minacce ormai determinando uno stato di persistente agitazione ed ansia tale da dover modificare il proprio stile di vita.
Proprio questi comportamenti l’avevano già spinta anche di recente a denunciare l’uomo.
Nei locali dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico diretto dal Commissario Capo Dott. Giuseppe Giliberti, il giovane, incrociando la donna nei corridoi, la minacciava di morte proferendo frasi in stretto dialetto reggino augurandole ogni male, in presenza degli agenti: la donna terrorizzata scoppiava in lacrime.
L’uomo veniva tratto in arresto per atti persecutori in flagranza di reato e posto a disposizione della A.G. competente che ne disponeva la traduzione presso la locale casa circondariale.
Questa particolare quanto attuale tipologia di fatto criminoso, dall’evoluzione sovente drammatica, ha pertanto determinato gli operatori ad intervenire e si è reso necessario arrestare in flagranza di reato il giovane a causa delle perseveranti vessazioni da parte dello “stalker”, il quale, oltre a determinare una lesione alla dignità e alla onorabilità della donna, aveva a questa ormai reso impossibile una pacifica e serena conduzione di vita, cagionandole stati d’ansia.
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