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Nella tarda mattinata di ieri, 16 ottobre 2013, personale della Squadra Mobile-Sezione Criminalità Diffusa, in collaborazione con personale del Commissariato di P.S. di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in IPM nr.233/13 RGNR -nr.135/13 RGIP -nr.116/12 R.O.C.C., emessa dal GIP presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, a conclusione di un’attività di indagine coordinata dalla locale Procura peri Minorenni, ha tratto in arresto R.D., di nazionalità rumena, in quanto responsabile del delitti di rapina e scippo, fatti commessi in questo centro, rispettivamente in data 12 e 21 settembre u.s..
Nel primo episodio delittuoso R. D., con particolare violenza e brutalità esercitate sulla vittima e sulla coniuge, si impossessava di un giro collo in oro; invece nella seconda circostanza il giovane rumeno, con risolutezza e repentinità, strappava dal collo della vittima, che era impegnata alla guida, un vistoso girocollo, anch’esso in oro. In entrambe le azioni delittuose R.D. aveva scelto quale teatro degli episodi sommariamente descritti la medesima zona di questo centro, denotando sia per la gravità dei fatti commessi che per le modalità operative una spiccata pericolosità, ad onta della sua giovane età, ed una evidente inclinazione a delinquere, come certificato dai suoi diversi precedenti giudiziari di natura predatoria.
Preliminarmente deve dirsi che entrambe le vittime dei delitti, come pure i collaborativi passanti, ignari ed atterriti testimoni dei violenti episodi criminosi, fornivano dettagliate e specifiche caratteristiche somatiche del giovane responsabile degli stessi, ivi compresa la provenienza dall’est europeo. Quindi gli operatori, sulla scorta delle precise descrizioni fornite, predisponevano appositi album fotografici che venivano immediatamente posti in visione alle persone offese ed ai testimoni, i quali, senza mostrare dubbio alcuno, confermavano l’intuizione degli investigatori, riconoscendo perfettamente il giovane malvivente. Alla successiva identificazione fotografica del reo si è aggiunta, altresì, la pronta acquisizione ad opera di questa Squadra Mobile dei filmati estrapolati dal sistema di videosorveglianza di un esercizio commerciale attiguo al luogo teatro di entrambi gli eventi delittuosi, consentendo agli operatori la certa individuazione del giovane malvivente, peraltro già noto per pregressi reati contro il patrimonio.
La fermezza e prudenza delle vittime e dei testimoni nel riconoscere, in due distinte successive occasioni, l’autore della rapina e dello scippo perpetrati, come la chiarezza degli elementi forniti in merito alle modalità con cui gli episodi delittuosi sono stati consumati dal medesimo malvivente, sono emblematici di quanto la comunità soffra analoghe aggressioni alla persona ed al patrimonio, ben note alla cronaca giudiziaria.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, pertanto, accoglieva in toto le conclusioni delle indagini condotte da quest’Ufficio, che hanno evidenziato come il giovane rumeno abbia scelto il luogo dei delitti in virtù di una sicura padronanza del sito, abbia agito dopo un appostamento finalizzato all’individuazione delle vittime, il tutto adottando una tecnica di intervento rapido e coordinato, elementi tutti indicativi di sperimentate capacità nello specifico settore illecito dei reati di aggressione al patrimonio, dato confermato anche dai precedenti specifici dello stesso.
Il giovane, al termine di laboriose ricerche, veniva rintracciato da quest’Ufficio in provincia di Messina, nel comune di Barcellona Pozzo di Gotto, dove si era trasferito presso altri connazionali, quindi tratto in arresto, con la collaborazione di personale del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza ed, a conclusione delle formalità di rito, associato presso l’I P M di Catanzaro, a disposizione dell’A.G.
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