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“L’ultimo grave episodio di cronaca che ha visto tragici protagonisti due minorenni reggini deve indurci ad un’attenta ed accurata riflessione, che non può prescindere dagli elementi basilari di una società civile. Al di là delle situazioni personali che possono aver determinato questo dramma umano, ci appare dura ma probabilmente realistica, l’analisi fatta nei giorni scorsi da Giovanna Cusumano e Daniela De Blasio.
Nonostante gli innumerevoli sforzi profusi negli ultimi anni per sensibilizzare le coscienze dei più giovani, rivolti alla valorizzazione della legalità, dobbiamo prendere atto che molta strada ancora c’è da fare. Una società civile che possa definirsi tale non può prescindere dai valori del rispetto reciproco, dell’uguaglianza e dell’amore verso il prossimo, su queste basi devono formarsi le nuove generazioni, da questi principi deve partire l’agire quotidiano di ogni famiglia, vero nucleo fondante della società civile.
Un connubio di intenti e valori che devono primeggiare sull’ intolleranza. E’ interessante, inoltre, la proposta di creare un Laboratorio centrale che possa fungere da filtro e ponte di connessione tra famiglia e istituzioni preposte un luogo formativo, che accresca la percezione della legalità e della solidarietà. Un centro che possa essere innovativo nell’elaborazione di progetti concreti con i quali, attraverso lezioni specifiche, incidere nelle generazioni più in erba.
Così come accogliamo con favore la recente istituzione da parte della Regione Calabria del Garante per l’Infanzia. E’ nelle scuole soprattutto, che ci giochiamo questa scommessa, è li che il nostro impegno deve essere assoluto e senza sosta. Solo attraverso un percorso formativo d’eccellenza si possono educare le nuove generazioni alla legalità e al rispetto verso il prossimo, indipendentemente dal sesso, razza e cultura. Bisogna produrre ogni sforzo possibile se questo è indirizzato alla costruzione di una rinnovata coscienza civica”.
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