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Durante tutto il mese di aprile 2012, il Questore di Reggio Calabria dott. Carmelo Casabona, ha disposto l’intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo del territorio già in atto, incrementando i controlli a persone e veicoli con l’impiego di numerosi equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
La particolare articolazione dei sevizi ha consentito di poter contare contemporaneamente sul territorio fino anche 12 volanti, in particolare negli orari notturni dei fine settimana e dei lunghi ponti di primavera.
L’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, diretto dal Commissario Capo Dr. Giuseppe Giliberti, ha assicurato il monitoraggio dei vari dispositivi territoriali, garantendo un efficace servizio di prevenzione e controllo del territorio, con particolare attenzione al contrasto dei reati c.d. “predatori”, anche nelle aree portuali, del litorale cittadino e dello scalo aeroportuale, luoghi caratterizzati da un cospicuo incremento delle presenze di viaggiatori.
Il dato operativo:
- Sono stati controllati (dal 1 al 30 aprile) oltre 3.750 persone e 1.650 veicoli
- N. 17 gli arresti in flagranza di reato
- N. 1 fermo di indiziato di delitto
- N. 57 denunciati a vario titolo
In questo contesto, anche ieri, alle ore 13:10 circa, in via G. Pepe, personale dell’U.P.G.S.P. procedeva al fermo e controllo di un’autovettura grigia con due uomini a bordo.
Il conducente esibiva una patente ed una carta di identità bulgare che già da subito apparivano alterati.
Gli occupanti venivano identificati in:
- S. A. classe ’88 bulgaro residente in Milano privo di documenti, indagato per il reato di possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso in concorso e sottoposto a fermo di p.g.
- L. M. classe ‘82 bulgaro residente in Milano indagato per il reato di possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso in concorso.
- C. O. classe ’83 bulgaro, indagato per il reato di possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso in concorso.
Gli agenti eseguivano la perquisizione dell’autovettura rinvenendo dietro le tasche porta oggetti dei sedili anteriori vari arnesi idonei allo scasso, quali chiavi combinate di diverse misure, giraviti, una chiave inglese giratubi. La perquisizione personale nei confronti di S. A. consentiva di rinvenire all’interno di un borsello a tracolla, del filo di ferro intrecciato della lunghezza di23 cm, oggetti notoriamente usati per aprire le serrature delle abitazioni. All’interno di un borsello a tracolla, indossato da L.M., si rinveniva un filo di ferro della lunghezza di38 cm.
I due venivano accompagnati presso gli uffici di Corso Garibaldi e sottoposti agli accertamenti di rito.
S.A. veniva fermato, per un furto in abitazione avvenuto lo scorso 20 aprile, in cui erano stati rubati più di 10.000 euro in oro ed oggetti preziosi.
Le vittime di tale furto, convocati per la individuazione fotografica, riconoscevano, senza alcuna incertezza, S. A. come uno dei responsabili.
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