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La difficile situazione economica nazionale e internazionale che interessa il futuro del nostro paese e di conseguenza il futuro delle nuove generazioni ci pone dinnanzi ad una riflessione sulle scelte politiche da assumere e sulle responsabilità di chi ci ha portato a questo punto.
Il rischio di tensioni sociali è reale ma va evitato e per farlo è necessario che ad essere toccati siano finalmente i ricchi e gli evasori.
Con Berlusconi e Tremonti gli interessi personali,il particolarismo delle regioni del Nord hanno prevalso rispetto all’interesse del paese.
Le importanti vittorie referendarie e le diverse manifestazioni di piazza,le mobilitazioni studentesche hanno fatto emergere una scollatura insanabile tra questo centro destra ed il tessuto sociale di questo paese.
Giovani,anziani,famiglie,lavoratori e imprenditori hanno perso la fiducia nella politica e noi,Giovani Democratici dobbiamo fare riappropriare la politica dello spirito risolutivo e propositivo dei problemi di cui il nostro paese vive.
Credo che il settore pubblico vada totalmente riorganizzato e la questione del personale deve essere consequenziale ad una riforma complessiva,è bene che il pubblico supporti,interagisca con il privato per stimolare convergenze virtuose volte al bene del nostro paese,della nostra terra.
L’art 18 non si tocca,non ha senso facilitare ulteriormente i licenziamenti e neanche le imprese manifestano questo tipo di esigenze.
Sarebbe più intelligente riformare gli ammortizzatori sociali per tutelare maggiormente i lavoratori precari.
Si deve puntare sui giovani,ma non solo come slogan ma attraverso scelte politiche mirate.
Si discute molto di pensioni ma sarebbe più interessante capire le opportunità e gli investimenti da mettere in campo per creare occupazione,sviluppo crescita.
Mi trovo molto d’accordo con le posizioni di Stefano Fassina rispetto alla necessità di applicare i criteri di flessibilità del sistema contributivo alle pensioni di anzianità utilizzando le risorse ottenute per facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
Investire sui giovani vuole dire investire su questo paese e proiettarlo verso il futuro.
Dobbiamo dare come Pd dei segnali certi,anche e soprattutto circa la questione morale.
Abbiamo subito leggi “ad personam” e provvedimenti messi in campo solo per salvare gli interessi di una piccola casta,ora va restituito al nostro paese la credibilità di un tempo,ora va ripristinata la normalità.
Per fare tutto ciò credo sia fondamentale il nostro apporto e noi proveremo ad essere parte di questo cambiamento necessario per il nostro paese imprescindibile per il mezzogiorno.
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