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E’ inteso che la situazione nazionale ci impone una serie di sacrifici importanti per ripristinare la normalità in un paese che troppo spesso è stato vessato da politiche che poco hanno avuto a che fare con l’esigenze della collettività.
Oggi il Partito Democratico si sta assumendo la responsabilità politica di questa fase in modo coraggioso e nell’esclusivo interesse del paese.
Rispetto a ciò è tuttavia ovvio che non si può rompere la coesione sociale specie sul tema del lavoro che risulta imprescindibile per il futuro del nostro paese e specialmente delle nuove generazioni.
Il ruolo delle forze sindacali è di fondamentale importanze ed è inteso che rispetto alla riforma del mercato del lavoro tutto deve avvenire dentro un tavolo di concertazione unico abbandonando una volta per tutte il metodo Berlusconiano dei colloqui singoli con i vari leader sindacali.
In relazione a quanto detto è importante e apprezzabile la posizione politica assunta dal ministro Elsa Fornero rispetto alla sua intenzione di attenzionare e intervenire in maniera risolutiva sullo stop alle dimissioni in bianco al momento dell’assunzione dei vari dipendenti seguendo quindi l’iter già intrapreso durante il governo Prodi.
Ritengo tuttavia che sia altrettanto importante rimarcare con la stessa forza e incisività il fatto che l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori non sia oggetto di discussione ne trattativa politica proprio perché elemento di essenziale importanza per la tutela dei lavoratori e simbolo concreto di garanzia rispetto allo status che i lavoratori assumono e alle funzioni che gli stessi ricoprono.
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