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Il sistema della depurazione e della manutenzione fognaria è da sempre una delle criticità che le Amministrazioni comunali devono affrontare con priorità nel rispetto dei servizi che dovrebbero offrire ai loro cittadini. Oggi a Reggio Calabria lo si fa utilizzando progettualità e finanziamenti del Governo Municipale di Centro Destra.
E dunque, anche su questo settore oggi si consegnano lavori grazie alla programmazione del, da tutti vituperato, “Modello Reggio”. Nei giorni scorsi l’amministrazione Falcomatà ha messo in campo un “nuovo giro di vite sulla gestione del servizio idrico integrato a Reggio Calabria.”
Dimenticando che, giocandosi proprio sull’efficienza della depurazione, in larga misura, la tutela ambientale, la Regione Calabria destinò nel 2012, per la città di Reggio Calabria, 4.250.000 euro atti a potenziare questo comparto. Su questo finanziamento la Giunta Arena aveva inteso dare impulso ad una nuova progettazione finalizzata alla ristrutturazione degli impianti di raccolta e sollevamento delle acque fognarie, quale anello critico di un sistema certamente provato da anni di utilizzo ed, in taluni casi, non adeguato alla conformazione residenziale appesantita da fenomeni di abusivismo edilizio e di allaccio alle reti.
A questo finanziamento, da subito impegnato già nel 2012, in sinergia tra gli Assessorati all’Ambiente ed ai lavori Pubblici, si associava il project financing dei fondi Regione Calabria che per oltre 50.000.000 di euro andavano destinati alla ristrutturazione e potenziamento dei depuratori.
Sull’utilizzo di questi fondi già si discuteva sull’utilizzo ambizioso per una possibile riallocazione sia del depuratore di Gallico, con la dismissione ed il trasferimento all’impianto potenziando quello di Campo e per Ravagnese con l’individuazione di un loco alternativo, liberando cosi sia la zona costiera nord di un mostro ambientale che l’ingresso a sud della Città da una struttura troppo spesso in criticità. Progettualità quindi già elaborata in passato di cui si attende l’esecutività.
Ci aspettavamo onestà intellettuale, almeno da chi, come l’assessore Marcianò non è coinvolto nella faida politica che la sinistra ha scatenato a Reggio per conquistare su una grande menzogna il Governo della Città. Ci aspettiamo che, quantomeno, si realizzino i tanti progetti già finanziati grazie a quel Centro Destra che quotidianamente viene accusato, tralasciando la continuazione di una campagna elettorale ormai da tempo finita e passando alla politica dei fatti.
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