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Le sorti di Donatello Canzonieri, l’uomo, ritenuto vicino ai Tegano, si intrecciano con quelle del nuovo pentito, Roberto Moio, colui il quale potrebbe aprire scenari inquietanti per la cosca di Archi.
Nell’udienza del processo a carico di Canzonieri, a cui vengono contestate le aggravanti mafiose, l’accusa è di estorsione nei confronti della famiglia Malavenda nell’ambito dei lavori di ristrutturazione del bar nel rione Santa Caterina. Infatti Canzonieri avrebbe ottenuto i lavori di tinteggiatura del bar, devastato da un’esplosione dopo poche settimane di attivita’, grazie alla propria vicinanza al sodalizio criminale.
Nell’ambito dello stesso processo, un altro collaboratore di giustizia, Carlo Mesiano, ha indicato l’imputato, difeso dall’avvocato Francesco Calabrese, come personaggio gravitante all’interno del clan del mammasantissima Giovanni Tegano, arrestato nell’aprile scorso dopo oltre vent’anni di latitanza.
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