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Tutti i sistemi viventi sono costituiti da cellule, le quali rappresentano l’unità fondamentale della materia vivente dotata di vita propria. Diversi laboratori nel mondo sono interessati a comprendere come la vita sia nata sulla terra e quindi scoprire quale sia stato il percorso evolutivo che abbia portato alla nascita della vita intesa come formazione della prima cellula vivente.
Non è possibile ricostruire fedelmente il processo che ha portato alla formazione delle prime cellule, in quanto non sono presenti tracce molecolari o resti fossili come testimonianza di un periodo precedente a tre miliardi e mezzo di anni fa. Si è invece in grado di sintetizzare in laboratorio una cellula modello ricostruendo in essa i meccanismi fondamentali ed essenziali che caratterizzano la vita.
La Biologia Sintetica rappresenta un’opportunità dal punto di vista tecnologico per sintetizzare la cellula vivente. Definire esattamente la biologia sintetica non è facile si può dire che è una nuova branca dell’Ingegneria che studia le tecniche di progettazione e i principi di fabbricazione di sistemi artificiali realizzati con materiale biologico. La biologia sintetica applica ciò che abbiamo imparato dall’ingegneria alla biologia. Se pensiamo alle cellule come a macchine molecolari e alla biologia come a una tecnologia, gli scienziati possono “programmare” i sistemi viventi (batteri e lieviti) per cercare di trovare soluzioni alle sfide globali nell’ambito della salute pubblica, della produzione di cibo e di medicine. Per esempio, i biologi sintetici sono riusciti a progettare e “costruire” sensori biologici, ossia nuovi batteri, in grado di rilevare la presenza di molecole particolari.
Nell’accezione più avanzata del termine la biologia sintetica rimanda all ’Homo creator che si è rende soggetto attivo e produttivo, performativo e manipolatore dei contesti, adattandoli e piegandoli alle sue stesse esigenze e necessità, realizzatore di nuove forme di vita, con l’aiuto di un computer e pochi materiali di partenza. Tra le due interpretazioni trovano posto tutte le possibili sfumature. Il prof Demetrio Neri nella sua relazione esporrà, in sintesi, il tipo di ricerche che oggi vanno sotto il nome di “biologia sintetica” e si soffermerà in particolare su quegli approcci che possono gettare nuova luce sull’antica questione dell’origine della vita , con qualche accenno all’astrobiologia. Verranno illustrati gli aspetti scientifici sui quali, in conclusione, verranno proposte alcune riflessione di ordine filosofico-antropologico ed etico.
Venerdì 18 Maggio, ore 21,00 – Planetario Provinciale Pitagora
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