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Sarà proiettato agli alunni delle quinte classi del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Reggio Calabria, martedì 8 Maggio p.v. alle ore 9.00, “Nomadi per Decreto”, a cura dall’Associazione culturale multietnica reggina “Terra senza confine”, guidata da Grazia Marghe Siclari, in collaborazione con la Cooperativa Rom 1995 e ARCI Immigrazione. Un testo scritto da Antonello Mangano, che tratta non solo il tema dei rom ma, scandito in viaggi, ci presenta la difficile vita dei migranti in Italia.
Un incontro immaginato all’interno di un percorso sull’immigrazione che ha coinvolto gli stessi alunni del Liceo.
Continua, quindi, la serie di iniziative rivolte ad una realtà, per certi versi ancora sconosciuta, circondata dal silenzio e avvolta nel mistero, nel mito e nella leggenda: ImmigrArte – La Deriva d’Europa. Spesso sentiamo parlare di zingari, rom o nomadi e subito pensiamo a persone sporche, pericolose, che vivono rubando. Ma fino a che punto questa immagine corrisponde alla verità?
Subito dopo la proiezione del video seguirà la presentazione delle associazioni coinvolte e un dibattito sul tema dell’immigrazione al quale prenderanno parte: per l’Associazione “Terra senza confine”, Anna Maria Ardito (Vice Presidente) e la dott.ssa Alla Leontyeva che presenterà una serie di slide sul tema; Domenico Modafferi (Presidente della Cooperativa ROM 1995); Ernesto Romeo (rappresentante di ARCI Immigrazione); gli insegnanti dello stesso Liceo “Leonardo Da Vinci” prof.ssa Marcella Andreacchio e prof. Nando Primerano.
All’incontro presenzierà anche Luciano Squillaci, portavoce del Coordinamento del Terzo settore, aggregazione solidale per migliorare la qualità della vita di migliaia di persone deboli e fragili, i cui diritti sarebbero immancabilmente disattesi e sviliti se operatori professionisti e volontari non dessero la loro piena disponibilità a lavorare, anche, in questi momenti di estremo disagio economico e carenze istituzionali. «Il Terzo settore – commenta la presidente di “Terra senza confini”, Grazia Marghe Siclari – è l’indice di misura del nostro grado di civiltà e umanità, se esso soffre, recando disagi e umiliazioni ai nostri concittadini più inermi, essendo costretto a sospendere o limitare servizi importanti, noi tutti ci sentiamo offesi e umiliati e senza alcuna esita-zione ci poniamo al loro fianco, chiedendo alle istituzioni di dare seguito agli impegni presi».
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