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A Reggio Calabria parla un pentito e finiscono cinque persone in manette, tutte parenti del collaboratore di giustizia Lo Giudice.
Tra gli arrestati dalla squadra mobile di Reggio Calabria nell’ambito dell’operazione contro la cosca Lo Giudice della ‘ndrangheta c’é anche il presunto armiere della cosca che controllava la zona Sud di Reggio Calabria, Consolato Romolo, di 52 anni. Romolo, nella sua armeria di Reggio Calabria, avrebbe custodito 11 kalashnikov per conto della cosca. I mitra erano stati trovati il 15 ottobre scorso dalla polizia dopo le dichiarazioni del pentito Antonino Lo Giudice, che aveva fatto il nome del fratello Luciano.
Oltre a Luciano Lo Giudice e Consolato Romolo, le persone arrestate nell’operazione sono la moglie di Luciano Lo Giudice, Florinda Giordano, di 34 anni; il padre della donna, Antonio Giordano, e Paolo Gatto, cognato di Luciano Lo Giudice.
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