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Prosegue con efficacia l’attività di prevenzione e controllo del territorio disposta dal Questore di Reggio Calabria, Dr. Carmelo Casabona. In particolare nella giornata di ieri, personale della Polizia di Stato, in servizio presso l’UPGSP, diretto dal Vice Questore Aggiunto Dott.Giuseppe Pizzonia, collaborato dal Commissario Capo Dott.Giuseppe Giliberti, nel quadro di una più complessiva intensificazione dei servizi, volti anche a fronteggiare in maniera incisiva episodi di c.d. violenza domestica, ha dato esecuzione a due ordinanze di misura cautelare, rispettivamente di divieto di avvicinamento a luoghi determinati e di allontanamento dalla casa familiare, nei confronti di altrettanti individui resisi responsabili di questa particolare tipologia di fatto criminoso, dall’evoluzione sovente drammatica.
Ebbene, il G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Cal., sulla scorta dell’attività svolta dal personale delle Volanti, ha inibito a M.A., cl. 84, di avvicinarsi a E.V., cl. 85, e ai luoghi frequentati dalla medesima, mantenendo una distanza di non meno di 200 metri e con il divieto di comunicare con lei attraverso qualsiasi mezzo.
Più nel dettaglio, la misura si è resa necessaria a causa della perseverante condotta di M.A. che, oltre a determinare una lesione alla dignità e alla onorabilità di E.V., aveva a questa ormai reso impossibile una pacifica e serena conduzione di vita, cagionandole stati d’ansia, costringendola a non uscire, se non accompagnata, impedendole di fatto di attendere alle quotidiane occupazioni, compresa quella lavorativa. Insomma, la classica situazione di stalking rispetto alle quali è massima la sensibilità e l’attenzione degli operatori delle Volanti, cui sempre più spesso le vittime si rivolgono come soluzione estrema a situazioni divenute insostenibili.
Diverso nei suoi elementi fattuali, ma pur sempre maturato in ambito domestico, l’altro episodio che ha determinato l’A.G. ad emettere la misura coercitiva dell’allontanamento dalla casa familiare nei confronti di S.C. cl. 88, responsabile di aver in più occasioni percosso e minacciato i familiari conviventi, segnatamente la madre e la sorella, colpendole con calci e pugni, cagionando loro ecchimosi e contusioni varie.
Anche qui si è rivelato determinante l’intervento sul posto degli uomini della Polizia di Stato e la successiva attività info-investigativa recepita nel provvedimento cautelare. Entrambi gli episodi sono risalenti a qualche mese addietro.
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