Reggina, protagonista il “Granillo” lo stadio della Serie A

Reggina Granillo

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Ad inizio settimana lo stadio “Oreste Granillo” verrà interessato da un’importante fase di restyling per affrontare al meglio e in sicurezza il Campionato di Serie B.

Quell’esordio in A a Reggio di oltre vent’anni fa

Riflettori puntati nuovamente, dunque, su quello che nell’album ultracentenario della Reggina e nel cuore dei tifosi sarà sempre identificato come il teatro in cui gli amaranto hanno calcato le scene della A per la prima volta nella città dello Stretto. L’esordio ha una data precisa: 11 settembre 1999 e mette i brividi. Sono trascorsi quasi 21 anni da quel pomeriggio di eccitazione collettiva che vide la Reggina debuttare nella massima serie a Reggio Calabria.

Ospite uno degli squadroni dell’epoca. Una delle famose “sette sorelle”. La Fiorentina allenata da una leggenda del calcio nazionale: Giovanni Trapattoni. Tra le sue fila annoverava gente del calibro di Toldo, Rui Costa, Di Livio, Enrico Chiesa e, soprattutto, la stella assoluta di quei viola: Gabriel Omar Batistuta.

La Reggina, il “Granillo” e nove anni di Serie A

Teatro di questo spettacolo da emozioni elevate all’ennesima potenza era proprio lo stadio “Granillo”, all’epoca nuovo di zecca e ovviamente stracolmo per non perdere l’appuntamento con la storia. Fu un pomeriggio indimenticabile. Tutti ricordano il 2-2 finale e come scaturì: la partenza a razzo degli amaranto di Franco Colomba, il rigore di Kallon tra l’esaltazione generale, il prorompente ritorno della Fiorentina che passò anche in vantaggio e poi…. lo svarione di Toldo sul finale che consegnò a Reggi la rete del definitivo pareggio.

Da lì partì quel favoloso e finora unico filone narrativo della Reggina in Serie A vissuto intensamente tra le mura amiche di un grande protagonista: lo stadio “Oreste Granillo”. Nove anni di un cammino straordinario nell’Olimpo del calcio e che, adesso, con la nuova dirigenza amaranto può rifiorire sempre nel segno di questo impianto.

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Author: Alessandro Crupi

alessandro curupi, collaboratore presso la testata ntacalabria.it