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“Con il nuovo Dpcm abbiamo introdotto misure proporzionate, adeguate alla situazione attuale…… Sono regole minime.” Così il presidente Giuseppe Conte, che al termine del Consiglio dei ministri ha presentato in conferenza stampa il provvedimento.
Le nuove disposizioni in materia, chiariscono anche ciò che attiene la presenza del pubblico negli stadi e negli impianti, che riguardano lo sport ed il mondo del calcio.
L’ATTESA
La Reggina, in procinto di disputare il campionato di serie B, dovrà così attendere il 7 settembre, data di scadenza del DPCM, per quantificare, sempre se l’evolversi degli eventi lo permetteranno, la presenza al Granillo, sia pure minima ed in piena sicurezza, del suo pubblico e in particolare di una Sud che, per il club amaranto è stata determinante per i traguardi raggiunti e sarà fondamentale per quelli da raggiungere.
I DETTAGLI
Art.1 in materia di misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale:e) a decorrere dal 1° settembre 2020 è consentita la partecipazione del pubblico a singoli eventi sportivi, che non superino il numero massimo di 1000 spettatori per gli stadi all’aperto e di 200 spettatori per impianti sportivi al chiuso.
La presenza di pubblico è comunque consentita esclusivamente nei settori degli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere, con adeguati volumi e ricambi d’aria, nel rispetto del distanziamento interpersonale, sia frontalmente che lateralmente, di almeno 1 metro. Il tutto con obbligo di misurazione della temperatura all’accesso e utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie.
In casi eccezionali, per eventi sportivi che superino il numero massimo di 1000 spettatori per gli stadi all’aperto e di 200 spettatori per impianti sportivi al chiuso, il Presidente della Regione o Provincia autonoma può sottoporre specifico protocollo di sicurezza alla validazione preventiva del Comitato tecnico-scientifico ai fini dello svolgimento dell’evento.
Ulteriori accortezze
f) gli eventi e le competizioni sportive – riconosciuti di interesse nazionale e regionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali – sono consentiti a porte chiuse. Ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva.
Questo al fine di prevenire o ridurre il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano; anche le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli di cui alla presente lettera;
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