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Non gioca bene, non da spettacolo, ma vince la Reggina di Roberto Breda. Dopo aver superato per 3-1 il Bari al Granillo domenica scorsa, ieri gli amaranto si sono imposti per 0-2 sul difficile campo dell’ Armando Picchi di Livorno. Una vittoria in terra toscana che mancava da 40 anni, arrivata sicuramente non grazie ad una prestazione esaltante ma estremamente cinica. Infatti, rianalizzando la gara di ieri, nei fatti gli amaranto hanno concluso a rete solo in tre occasioni, realizzando ben due reti in contropiede con Ceravolo prima e Ragusa poi. Una partita che ha visto gli amaranto schierati con un solo attaccante (prima Ceravolo e poi Ragusa) affiancati dal solo Missiroli, il quale dimostra sempre più d’essere il valore aggiunto di questa squadra, un vero lusso per la categoria.
Reggina con ben 10 uomini dietro la linea della palla per tutti i 90 minuti, ma estremamente cinica in contropiede! E’ questa la forza della squadra di Roberto Breda. Gli amaranto, fanno decisamente meglio (in termini di risultato) quando incontrano un avversario che, come si dice in gergo, fa la partita, crea tanto e poi si espone alle ripartenze dei calabresi, i quali possiedono degli attaccanti rapidi e cinici che estremamente bene si adattano all’attuale modulo utilizzato dal tecnico trevigiano: Ceravolo, Ragusa, Campagnacci e Missiroli su tutti. La Reggina, invece, si veda ad esempio la gara casalinga contro la Juve Stabia, va maggiormente in difficoltà quando deve essere lei a far la partita. Dunque, una squadra creata per soffrire e colpire in contropiede! Questo ci dicono le prime 10 partite di campionato. La classifica, inizia a sorridere agli amaranto, quarti a quota 17 punti. Si va avanti, Breda salda per bene la sua panchina e chi tifa Reggina è avvisato: ci sarà tanto da soffrire e poco da divertirsi…ma si sa, quel che conta nel calcio è vincere!
Francesco Modaffari
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