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Il Sindaco della città metropolitana, Giuseppe Falcomatà, ha risposto presente ieri, all’incontro organizzato presso i locali di Unci Calabria a Reggio, dal Presidente Serafino Nucera.
Il tema è stato quello della riforma costituzionale, il cui referendum sarà il 4 dicembre 2016. Il sindaco di Reggio Calabria ha espresso il suo auspicio a favore, esponendo le ragioni del Sì: “Invito gli indecisi a leggere bene il quesito e, per smentire, tutti coloro che sostengono che, votare sì significa stravolgere quello che i nostri padri fondatori hanno scritto, dico che non saranno toccati i principi fondamentali della prima parte della Costituzione, ma sarà modificata solo la seconda parte, ossia il funzionamento. Inoltre, ricordo che esiste l’art. 138 che prevede la possibilità di aggiornare e modificare la Costituzione”.
Il Sindaco, nel precisare che le riforme non sono <<del Governo, del Parlamento, dei partiti ma sono una scelta che riguarda tutti, a prescindere dal partito che una persona vota>>, ha poi sottolineato come <<con il bicameralismo paritario servono mesi e a volte anni per approvare una legge, mentre la riforma prevede che la Camera dovrà decidere in tempi più brevi>>. Si avrà dunque la possibilità di approvare le leggi nei tempi che servono e si riuscirà a dare le risposte più rapide a cittadini, famiglie, investitori e imprese.
“Ci viene chiesto -afferma Falcomatà- se siamo d’accordo al testo di legge che prevede il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero di parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle Istituzioni, la soppressione del CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) e la revisione del titolo Quinto. Il cittadino sarà dunque chiamato a decidere su queste cose”.
“E’ necessario che il nostro paese – continua il primo cittadino di Reggio Calabria- si uniformi a tutte le altre democrazie europee e internazionali che hanno una sola Camera che dà la fiducia, una sola Camera che approva le leggi.
Il Senato rappresenterà i territori; sarà formato da Sindaci e da consiglieri regionali che dovranno occuparsi di un numero limitatissimo di argomenti, di supporto al Parlamento. Per troppi anni, la loro limitata capacità di partecipazione alla formazione delle leggi dello Stato ha causato ritardi, conflitti e contenziosi. Il nuovo Senato inoltre, parteciperà alle decisioni dirette alla formazione e all’attuazione degli atti normativi e delle politiche dell’UE e ne verificherà l’impatto sui territori. E’ un compito decisivo, che consentirà all’Italia di non commettere infrazioni e di evitare multe salate”.
All’incontro di ieri, hanno preso parte inoltre, numerosi cooperatori e anche il consigliere regionale, Domenico Battaglia, il quale ha elogiato il lavoro svolto dal mondo cooperativistico, definendolo come “eccellenza spesso taciuta che costituisce il tessuto produttivo che lavora e produce in silenzio nella nostra terra”.
Battaglia ha affermato: “Questa riforma costituzionale si rivolge al tessuto produttivo. Se oggi c’è un’esigenza di modernizzazione del paese, se oggi si va a interrompere il ping pong, costituito da come sono concepite Camera e Senato, significa che si va verso una semplificazione delle procedure che sono la chiave di lettura di un Governo del paese più snello e, di chi, come il mondo cooperativistico e imprenditoriale, ha bisogno di risposte immediate per andare avanti e costruire posti di lavoro”.
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