Recupero del vecchio borgo di Africo, Pasquale Criaco: “Di fondamentale importanza il ruolo dell’Ente Parco”

I volonari di fronte alla sede dell'Ente Parco

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I volonari di fronte alla sede dell'Ente ParcoProsegue senza soluzione di continuità l’attività dell’Associazione “Santu Leu Apricus” volta al recupero ed alla valorizzazione dell’antico borgo di Africo, un’iniziativa partita ufficialmente circa due anni addietro grazie all’impegno di un gruppo di volontari africesi ed al sostegno economico e morale dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte.

A tracciare un bilancio estremamente positivo delle attività svolte e di quelle in fase di realizzazione è Pasquale Criaco dell’Associazione “Santu Leu Apricus” impegnata nell’intervento di recupero. “Ormai da circa due anni – dice Criaco – abbiamo dato il via ad un’attività che per il nostro territorio e per la nostra comunità non ha precedenti.

Dopo oltre sessant’anni di abbandono e incuria abbiamo riqualificato il borgo rendendolo fruibile e riconsegnandolo non solo ai cittadini di Africo ma anche e soprattutto ai tanti appassionati di natura, storia e antiche tradizioni. Tutto questo – prosegue Criaco – è stato possibile grazie al sostegno dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte e soprattutto grazie all’intuizione del suo Presidente Leo Autelitano, vicino alle istanze di una montagna di cui lui e figlio autorevole.

Proprio grazie ai suggerimenti del Presidente e alle sue continue sollecitazioni, oggi l’antico borgo di Africo è nuovamente riconsegnato alla gente della montagna e non solo. Tra le tante attività già portate a termine e quelle in cantiere – prosegue Criaco – alcune in particolare hanno contribuito e concorreranno a dare prestigio al nostro operato. Su tutte meritano particolare menzione le esperienze degli stages con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria dipartimento Pau, che hanno portato molti giovani a sperimentare sul campo le strategie di recupero del borgo garantendo allo stesso tempo la scoperta di una realtà come quella di Africo e della sua montagna fino a quel momento sconosciuta.

Altra importante esperienza che a breve verrà riproposta è quella dello stage con l’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria, importante tassello che garantisce continuità rispetto ad un progetto di rilancio più complessivo voluto dal Parco e della nostra Associazione. Oltre a ciò, da non sottovalutare le tante attività di trekking ed escursioni unite alla ricettività ed all’enogastronomia, aspetti questi ultimi che danno un quadro complessivo di operatività ed efficienza, proprio come preteso da noi stessi e dal Presidente dell’Ente Parco attento anche alle fasi di realizzazione dei progetti. Il nostro auspicio – conclude Criaco – è quello di un futuro che garantisca una continuità di risultati rispetto ad un percorso per noi epocale, segnato da un lato dall’impegno del Parco, dall’altro da una straordinaria mobilitazione e presa di coscienza da una parte di popolazione africese determinata a riscoprire le proprie radici proponendole come volano di sviluppo del territorio.

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Author: Cristina

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