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In preda a veri e propri spasmi elettorali, esponenti autorevoli della giunta regionale, a partire dall’Assessore all’ambiente Franco Pugliano, continuano con proclami sul nuovo piano dei rifiuti, spesso contraddittori e sempre profondamente inquietanti: infatti continuano a proporre esclusivamente le stesse “soluzioni” che negli ultimi dieci anni hanno determinato il fallimento ed il collasso del ciclo dei rifiuti calabrese, ossia discariche ed inceneritori.
Questo fallimento non è affatto indolore per i cittadini calabresi, in quanto ha determinato migliaia di chilometri quadrati di territorio devastati, falde acquifere inquinate, con conseguenti ricadute sulla salute, oltre alle strade che con cadenza ciclica, risultano stracolme di rifiuti, per non parlare dello sperpero di quasi due miliardi di euro di soldi pubblici, finiti nelle tasche della ‘ndrangheta e degli speculatori privati, veri e propri mandanti di questo disastro.
Le giunte regionali di ogni colore, affiancando e coadiuvando il Commissario per l’emergenza ambientale, ovvero lo strumento eccezionale per gestire e salvaguardare interessi e poteri forti della Regione, in questi anni si sono dimostrate profondamente incapaci e distanti anni luce dagli interessi delle comunità. Non ultima questa Giunta Regionale e il suo attuale Governatore, i quali sono stati costantemente e direttamente coinvolti in ogni decisione del Commissario, quindi sono pienamente responsabili dell’evidente, ennesimo disastro ambientale, economico, amministrativo.
Riteniamo per questo che sia urgente voltare pagina, chiudendo definitivamente la stagione del Commissariamento: a tal proposito, visto che è abbondantemente scaduta la auto-proroga di 45 giorni che il Commissario Speranza è stato “costretto” a farsi il 3 gennaio, vorremmo sapere a che titolo attualmente parli, se si è ulteriormente auto-prorogato l’incarico, di quali poteri al momento goda, quali sono i suoi incarichi e le sue competenze.
Voltare pagina per noi significa anche ripartire dalle comunità e dai comprensori, quindi dai Comuni, per implementare un sistema dei rifiuti basato sulla Strategia Rifiuti Zero, eliminando progressivamente discariche e inceneritori attraverso una raccolta differenziata porta a porta finalizzata al riciclo ed al riutilizzo: un sistema che in un’area con la densità abitativa della Calabria è realizzabile ad occhi chiusi. Lanceremo quindi, su molti territori, un vero e proprio piano di rifiuti dal basso, che attraverso il confronto fra associazioni ed istituzioni trovi le soluzioni e le modalità migliori per la realizzazione di questo sistema.
Rivolgiamo un appello all’Associazione Nazionale Comuni Italiani la quale, ripercorrendo anche esperimenti ben riusciti in passato fatti di collaborazione tra istituzioni e comitati cittadini, potrebbe rendersi portavoce di questa istanza innovativa e civile, coinvolgendo direttamente chi, ogni giorno, si trova in trincea anche per la gestione dei rifiuti.
Ogni nuova soluzione tampone che non vada verso la realizzazione di un ciclo dei rifiuti virtuoso, quindi verso la differenziata, il riciclo ed il riutilizzo, sarà vigorosamente ostacolata dai comitati e dai territori, stufi di dover pagare con soldi e salute gli interessi politico affaristici della regione.
Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”
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