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La Provincia di Reggio Calabria accoglie, se pure in parte, le richieste del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni (SNA) e riduce l’imposta sulla RCAuto.
Esprime soddisfazione la Coordinatrice Regionale del Sindacato Francesca Pizzi, per la sensibilità dell’Amm.ne Provinciale ed in particolare del Presidente Giuseppe Raffa, che nonostante le esigenze di bilancio, non ha esitato a fare un passo indietro per andare incontro alla categoria degli Agenti di Assicurazione e ai cittadini automobilisti di Reggio Calabria e Provincia.
Era il 20 dicembre 2013, quando con delibera 295 la giunta provinciale aumentava l’aliquota dell’imposta sulle assicurazioni al massimo consentito dalla legge del cosiddetto federalismo fiscale, portandola dal 12.50% al 16% con effetto dal 1 marzo.
L’intervento del Sindacato era stato immediato. La coordinatrice regionale Francesca Pizzi, supportata dal comitato provinciale rappresentato da Giuseppe Franco, aveva manifestato sin da subito il proprio disappunto, chiedendo immediatamente un incontro al Presidente Giuseppe Raffa per discutere l’argomento.
Da parte dell’Amm.ne Provinciale, si deve rilevare, non è mancata la disponibilità e subito dopo era stato avviato un tavolo tecnico.
L’incontro, di cui lo SNA aveva già dato comunicazione, afferma la coordinatrice , è stato produttivo per entrambi le parti che, con spirito costruttivo e con il conforto di dati, hanno affrontato l’argomento nella sua interezza. Se da una parte l’amm.ne provinciale illustra le motivazioni e le necessita’ di bilancio che avevano determinato la decisione dell’aumento, dall’altra lo SNA pone l’accento sulle conseguenze di tale scelta in un periodo di grave e prolungata crisi economica.
La richiesta dei rappresentanti della categoria era stata netta, si puntava all’annullamento della delibera di aumento e durante tutto il mese di febbraio, il confronto tra lo SNA e l’Amm.ne provinciale e’ stato serrato.
Di qualche giorno fa, la decisione definitiva di ridurre solo di un punto l’aliquota.
La coordinatrice Regionale pur consapevole che l’1% in meno (circa 1.700.000 euro di imposta) non è quanto auspicato, esprime la propria soddisfazione ritenendo la decisione un importante passo verso i bisogni dei concittadini ed un’attenzione alla categoria dei vituperati Agenti d’Assicurazione.
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