Rapina banca nel 2004 a Rosarno, scoperto autore: è di Brancaleone

misiano-alberto

Questo post é stato letto 46060 volte!

misiano-alberto
misiano-alberto

Nella serata del 19 dicembre è stato arrestato, presso un ristorante di Cannitello di Villa San Giovanni, dove svolgeva mansioni di pizzaiolo, Misiano Alberto, residente a Brancaleone, in esecuzione dell’ Ordinanza di applicazione di Misura Coercitiva emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Palmi il 16 Dicembre 2013.

Misiano risulta indagato  per la rapina perpetrata in data 07.12.2004 in danno della Filiale CA.RI.ME. di Rosarno.  Le indagini condotte all’epoca  non  avevano consentito di  acquisire elementi probatori certi, anche se erano  state repertate  impronte papillari ed acquisiti fotogrammi delle telecamere di sorveglianza utili per eventuali finalità comparative.

Tuttavia l’attività investigativa successivamente compiuta dal Commissariato di Villa S. Giovanni e scaturita nell’ambito di diverso procedimento, determinava l’individuazione di Misiano come l’autore materiale della rapina. In particolare veniva riscontrata una coincidenza di 16/17 punti tra l’impronta repertata presso la Banca CA.RI.ME. di Rosarno e l’impronta del dito anulare della mano destra dell’uomo.

Inoltre venivano visionate nuovamente le immagini relative alla telecamere di videosorveglianza  della Banca al fine di raffrontarle con le effigi di Misiano: anche tale accertamento sortiva effetti positivi poiché lo stesso veniva riconosciuto dagli investigatori.

MISIANO Alberto è genero del defunto RODA’ Domenico cl.65, ucciso in data 03.01.2013 in un agguato di stampo mafioso nel comune di Ferruzzano Superiore, ritenuto affiliato, come i suoi fratelli, alla cosca Speranza-Palamara-Scriva influente su Africo, Brancaleone, Bruzzano Zeffirio e Motticella. Lo stesso MISIANO, con pregiudizi di polizia per reati legge armi e stupefacenti, risulta inserito nell’operazione “Terra Chiana” per associazione a delinquere di stampo mafioso.

L’arrestato, dopo le formalità di rito è stato condotto presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria.

Questo post é stato letto 46060 volte!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *