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Intorno alle 15,30 dello scorso 5 gennaio i rapinatori hanno fatto visita in un’altra abitazione a poche centinaia di metri dalle altre case già bersagliate nei giorni scorsi. I malviventi con il volto coperto dal passamontagna sono entrati in casa della signorina M.C. dal retro dell’abitazione posta nel popoloso rione Stazione, con l’aiuto di una scala appositamente trasportata si sono introdotti dalla finestra nei locali situati al primo piano.
Dopo aver messo a soqquadro alcuni locali, prima di imbavagliare e immobilizzate la donna sotto la minaccia di un coltello puntato alla gola per ben quattro volte, si sono fatti dare il codice per aprire la cassaforte ed hanno asportato tutto quello che vi era custodito, denaro, oggetti d’oro di valore e anche cari ricordi di famiglia.
Un sostanzioso bottino insomma. Completato l’atto predatorio, ancora con le mani legate la sig.na M.C. è riuscita a dare l’allarme. Sono intervenuti i Carabinieri di Lazzaro che hanno eseguito preliminari accertamenti e sicuramente riusciranno a indentificare gli autori della rapina in quanto i malviventi non saranno sfuggiti all’occhio vigile della telecamera collocata presso la caserma che avrà immortalato i rapinatori mentre trasportavano la scala che ha permesso loro di accedere all’abitazione.
Va dato atto che la signorina M.C. ha saputo ben gestire la delicata situazione di pericolo in cui si è trovata e sicuramente ciò ha evitato guai ben peggiori.
La paura del furto e di eventuali pericolose conseguenze si è diffusa tra la popolazione soprattutto quella meno protetta (anziani, persone che vivono da sole e residenti in case isolate). Occorre ancora una volta decisamente sottolineare che siamo di fronte a spiacevoli episodi che purtroppo non si verificano per la prima volta. Si tratta di eventi che turbano i cittadini e che rendono meno sicura la nostra comunità.
Pertanto pur riconfermando la piena ed incondizionata fiducia nelle forze dell’ordine del nostro paese, si chiede un maggior presidio del territorio e un coordinamento politico-istituzionale dell’azione di prevenzione e risoluzione di questi atti criminosi con il pieno coinvolgimento di tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio secondo i rispettivi compiti determinati dalle leggi dello Stato.
Ricordiamo che alcuni giorni addietro è stata data alle fiamme un’autovettura, oltre alle numerose rapine che si sono registrate negli ultimi tempi all’uscita degli uffici postali. Questa associazione, insieme con gli abitanti del Rione Stazione, esprime vicinanza e sostegno morale alla nostra concittadina che ha subito il gravissimo ed ignobile atto delinquenziale.
Sulla problematica abbiamo richiesto l’intervento del Prefetto della Provincia di Reggio Calabria, del Questore, del Sindaco del Comune di Motta San Giovanni, del Comandante la locale Polizia Municipale e del Comandante Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC Onlus
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
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