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La Rai ha risposto subito all’interrogazione dei giorni scorsi della deputata calabrese Dalila Nesci, membro M5S della Commissione parlamentare di Vigilanza dei servizi radiotelevisivi, in cui si pretendevano spiegazioni sull’assenza del segnale digitale Rai in varie zone d’Italia, tra cui in Calabria.
Nell’atto di sindacato ispettivo, la parlamentare Cinque Stelle contestava anche il fatto che, pur non ricevendo i canali della Rai, molti cittadini continuavano a pagare il canone, senza immediato rimedio da parte dell’azienda pubblica. L’azienda, sollecitata da Nesci, ha risposto che «ciascuna problematica interferenziale è stata ripetutamente segnalata al Ministero dello Sviluppo Economico-Dipartimento Comunicazioni, responsabile delle assegnazioni delle risorse in frequenza destinate alla diffusione dei servizi».
Alla deputata M5S la Rai ha scritto che l’accordo siglato da Rai, Ministero dello Sviluppo Economico e Agcom «dovrebbe risolvere alcune problematiche interferenziali, anche per la Calabria». «Inoltre – secondo la Rai – l’emanazione del nuovo Piano nazionale di assegnazione delle frequenze, oggetto della delibera Agcom 451/13/Cons, potrebbe modificare a breve il quadro, risolvendo parte delle interferenze evidenziate».
Nesci commenta: «Un primo risultato concreto, ma alle parole dovranno seguire i fatti. Verificheremo se le promesse della Rai saranno rispettate, se di fatto risolverà. Intanto è importante che sappia che il Movimento Cinque Stelle vigila con estrema attenzione, nell’interesse dei cittadini, che devono ricevere il servizio pubblico».
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