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Ha avuto inizio ieri, nella provincia di Reggio Calabria, presso il Comune di San Giorgio Morgeto, la campagna di monitoraggio del gas radon, che l’Arpacal, l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente della Calabria, ha già avviato nelle altre province calabresi.
Il Comune di San Giorgio Morgeto è stato tra i primi del territorio reggino ad aderire al progetto regionale di monitoraggio, il cui obiettivo sarà quello di conoscere i livelli di concentrazione del radon negli ambienti di vita (edifici pubblici ed abitazioni private), individuandone le azioni di rimedio nei casi di rilevante concentrazione ed avere, pertanto, un quadro conoscitivo di dettaglio sulla presenza in Calabria di questo gas naturale radioattivo, derivante dal suolo e dai materiali da costruzione, considerato la seconda causa, dopo il fumo di sigaretta, di tumore polmonare.
Il Dipartimento Provinciale Arpacal di Reggio Calabria, diretto dalla dr.ssa Giovanna Belmusto, ha costituito una squadra di tecnici del Laboratorio Fisico e del CRR (Centro Regionale Radioattività), nelle persone dei dottori in Fisica Santina Marguccio e Francesco Caridi con il Dott. in Chimica Maurizio D’Agostino. Accompagnati dal dipendente del Comune di San Giorgio Morgeto, Domenico Raco, i tecnici Arpacal hanno posizionato un certo numero di esposimetri per la misurazione della presenza di gas radon in quattro scuole materne ed elementari e presso il palazzo municipale, ove rimarranno per un periodo di un anno, al fine di valutare la concentrazione media annua di radon, così come previsto dal D.lgs. n. 241/00.
Il posizionamento degli esposimetri negli altri Comuni del territorio reggino, che hanno aderito al progetto (ad oggi circa dieci), proseguirà nelle prossime settimane.
La campagna di monitoraggio radon avviata dall’Arpacal si configura come un ulteriore ed indispensabile passo verso la stesura di una mappa territoriale per il rischio radon in Calabria.
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