Raccolta differenziata a Lazzaro, Crea replica all’ASED

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Riceviamo e pubblichiamo:

Il sottoscritto Vincenzo CREA, nella qualità di Referente unico dell’ANCADIC Onlus, associazione  che promuove e tutela il patrimonio paesaggistico e l’ambiente salubre, scrivo con riferimento ad una nota a firma del dott. Gabriele Familiari dell’ASED –Azienda Servizi Ecologici- Diversi – che da settembre svolge il servizio di raccolta differenziata col metodo “porta a porta” e diffusa anche sul sito Istituzionale del  Comune di Motta SG con la quale si è cercato di contestare una mia segnalazione inviata ad alcuni Organi d’informazione, con la quale evidenziavo il peggioramento del servizio raccolta rifiuti.

In realtà l’ ASED altro non fa che confermare totalmente le mie affermazioni, ovvero: che i rifiuti umidi, c.d. organico, finiscono “mischiati” con i rifiuti secchi non riciclabili, c.d. “indifferenziati” e che i rifiuti vengono stoccati presso l’isola ecologica di Comunia. Ma l’affermazione paradossale e ridicola è quando si dice che il Comune di Motta San Giovanni, è tra i pochi Comuni virtuosi della provincia e l’azienda si sente soddisfatta per la tempistica di pagamento. Mi domando perché allora il personale della società abbia proclamato uno sciopero per le intere giornate del 4 e 5 marzo 2013.

La risposta è che la società si trovava nella oggettiva impossibilità di poter erogare gli stipendi a causa dei ritardi dei pagamenti e/o mancato saldo dei crediti accumulati, da parte dei Comuni di Ardore, Bova Marina, Melito di Porto Salvo, Motta San Giovanni, Roghudi, San Lorenzo. Ma c’è un fatto ancor più grave, di cui i nostri amministratori comunali  si dovrebbe vergognare. Sono stati violati  i principi di legalità’, buon andamento e imparzialità sanciti dalla Costituzione Italiana ed ingannato la popolazione: infatti in data 4 marzo 2013, attraverso il sito istituzionale del Comune di Motta SG, si informava che l’ASED comunicava l’impossibilità di svuotare i mezzi di raccolta dei rifiuti solidi urbani a causa del blocco della discarica di Sambatello (RC). L’ASED a dire dell’Amministrazione comunale aveva comunicato che si sarebbe astenuta dal lavoro anche martedì 5 marzo. In realtà, invece, la nota dell’ASED diretta ai sopracitati Comuni, al Prefetto di Reggio Calabria e alla USB Sede di Reggio Calabria diceva tutt’altro.  Aver travisato i fatti e ingannato la popolazione (non è la prima volta), sarebbero motivi sufficienti acchè la Giunta Laganà si dimettesse.

Nel confermare la telefonata da me fatta lo scorso 9 aprile e la risposta fornitemi dalla interlocutrice dell’ASED debbo ripetere che il servizio  di raccolta rifiuti non funziona come dovrebbe. Dopo quindici giorni, in data 19 aprile 2013 si è provveduto su richiesta di alcuni cittadini a raccogliere i rifiuti nel centro di Lazzaro. In questi giorni si era provveduto a prelevare i rifiuti soltanto in alcune  zone del paese, tant’ è che degli  abitanti di Piazza Stazione lo scorso 16 aprile avevano tramite il numero verde dell’ASED lamentato  il disservizio. Pur avendo avuto rassicurazioni sull’immediato adempimento non si provvedeva in tal senso.

Seguiva ulteriore reclamo il giorno successivo, evidenziando che se non avessero provveduto a ritirare i rifiuti gli stessi sarebbero stati  depositati davanti alla vicina delegazione municipale di Lazzaro. L’interlocutore dell’ASED richiedeva i dati personali e l’indirizzo dei cittadini interlocutori (non si comprende a quale scopo), che venivano forniti. Nel primo pomeriggio la ditta provvedeva al ritiro dei rifiuti siti nella piazza stazione. Altri abitanti di Lazzaro Centro zona si recavano presso la stazione Carabinieri di Lazzaro e rappresentavano il disservizio. Numerosi cittadini più volte rappresentavano al Vice Sindaco Giuseppe Benedetto la mancata raccolta dei rifiuti e le varie problematiche che ne derivavano. Alle 7,30 del 19 aprile un camion compattatore – che provvede a svuotare i cassonetti- ha prelevato soltanto nel tratto di Ss 106 tra il Km 18+I e il Km 18+250  i sacchetti di vario colore contenenti rifiuti di diversa tipologia scaricandoli nel compattatore. Ricordo che i sacchetti possono contenere anche pannoloni, pannolini per neonati, bambini e soggetti adulti, materiale sanitario usato per le medicazioni, farmaci (visto che non sembra esistere alcun tipo di raccolta differenziata per i farmaci scaduti) e qualunque altro tipo di rifiuto.

Intorno alle ore 11,00 dello stesso giorni alcuni abitanti di Lazzaro centro si rivolgevano agli operatori ecologici chiedendo Loro chi doveva provvedere alla raccolta dei rifiuti nel centro di Lazzaro, questi riferivano che il loro compito era quello della raccolta dei cartoni, tuttavia si provvedeva a far giungere una moto ape della ASED che prelevava i rifiuti in via XX Settembre ed altre via parallele del centro di Lazzaro. 

A tal riguardo mi risulta, salvo diversa dimostrazione, che il Comune di Motta San Giovanni sia stato autorizzato a conferire la frazione umida dei rifiuti  a Siderno, unico impianto ove si lavora la frazione umida mentre a Sambatello e a Gioia Tauro si occupano della frazione secca. Allora mi domando a cosa serve fare la differenziata, se tutto viene mischiato? Perchè si fa svolgere ai cittadini un inutile e dispendioso (con l’acquisto degli appositi sacchetti per l’umido) lavoro? Non ci dobbiamo dimenticare che nel nostro territorio si effettua la raccolta differenziata e il Comune ha  redatto un progetto a Suo dire innovativo di raccolta differenziata curato nei minimi dettagli. E ancora, chi ha autorizzato l’ASED a svolgere lavori che non competono e anche fuori dal territorio comunale, con le tasse pagate dai Cittadini del Comune di Motta S.G., come palesemente affermato, sempre nello stesso recente comunicato stampa? Cito testualmente: <<…di fatto, pur non avendo l’obbligo, svolge l’attività mista di raccolta “porta a porta” e svuotamento cassonetti stradali, e il conferimento dei rifiuti presso impianti fuori del territorio comunale e comunque prescritti dal Comune>>.  

Mi chiedo sulla base di quale contratto e dietro quale autorizzazione si possono stoccare rifiuti diversi dagli ingombranti in un isola ecologica, ancora in costruzione e quindi, in teoria, non agibile né utilizzabile, che con la presenza di tali rifiuti non ha nulla di ecologico.

 

 

Vincenzo CREA

Referente unico dell’ANCADIC Onlus

e Responsabile del Comitato  spontaneo “Torrente Oliveto”

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Author: Cristina

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