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“Apprendiamo dagli organi di stampa, oltre che dai diretti interessati in quanto presidenti delle commissioni consiliari che trattano anche queste tematiche, della decisione dell’Università Magna Grecia di Catanzaro di non aver programmato, per l’anno accademico che si appresta ad iniziare, la prosecuzione del Corso di Laurea in Infermieristica presso la sede decentrata di Reggio Calabria.”
Scrivono in una nota stampa i consiglieri comunali Filippo Quartuccio e Antonio Pizzimenti.
“La notizia di questa mattina ha generato, in noi, una particolare sensibilità per diversi ordini di ragioni. Risulta infatti che, a parere degli organismi universitari catanzaresi, la sede decentrata di Reggio Calabria non abbia raggiunto il numero minimo di 30 tirocinanti, essenziale per poter consentire all’ Azienda Ospedaliera “B.M.M.” di godere del supporto fattivo e produttivo degli studenti e, agli stessi, di esercitare il servizio di lavoro con maggiore serenità.
La decisione inoltre del Ministero della Sanità di ridurre i posti per gli aspiranti infermieri presso alcuni poli universitari, determina un forte grado di insoddisfazione nei confronti di chi intende seguire corsi di laurea professionalizzanti le cui figure sono particolarmente richieste non solo in Italia ma anche all’estero.
E’ doveroso ricordare, – continuano – a fronte della recente decisione assunta dall’Università di Catanzaro, che il corso di Laurea in Infermieristica presso il polo reggino è stato fortemente voluto dal personale sanitario dell’azienda “B.M.M.” (i quali, tra l’altro, prestano servizio di docenza in forma gratuita) in quanto è espressione di un valore aggiunto della nostra realtà ospedaliera non indifferente e rappresenta un valido supporto tecnico per il personale in servizio, già numericamente deficitario rispetto alle esigenze globali della struttura.
Considerato che il polo universitario catanzarese non sostiene costi per gli studenti tirocinanti a Reggio Calabria, non riusciamo allora a comprendere i motivi che hanno spinto gli organismi accademici a questa decisione. Intendiamo, infine, suggerire all’Università di Catanzaro di non interrompere il servizio in essere e, anzi, di promuoverlo con maggiore impegno e promettiamo di convocare una seduta congiunta delle commissioni Lavoro e Controllo grazie alla quale avremo la possibilità di confrontarci con i responsabili del servizio e di vigilare sulle decisioni che eventualmente si concretizzeranno procedendo con l’impegno politico e amministrativo che fino ad oggi ci ha visti in primo piano per il bene di questa città”.
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