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“Sospensione brevetto speciale per i piloti smaschera la volontà di affossare lo scalo reggino”
Un incendio ha colpito l’aeroporto di Catania, portando alla chiusura temporanea dello stesso e al dirottamento delle compagnie aeree su altri scali, incluso l’aeroporto di Reggio Calabria, “durante questa fase è stato sospeso l’obbligo di abilitazione per gli equipaggi che operano all’aeroporto di Reggio Calabria”, consentendo quindi a piloti senza la specifica licenza di operare temporaneamente.
>Sulla vicenda interviene la Senatrice Minasi, soffermandosi su come questa situazione metta in evidenza il presunto trattamento discriminatorio verso l’aeroporto di Reggio Calabria, che sembra non essere legato a motivi di sicurezza come precedentemente sostenuto, affermando che “ la sospensione del brevetto speciale per i piloti smaschera la volontà di affossare lo scalo reggino”.
L’autorità aeroportuale ha deciso di chiudere temporaneamente l’aeroporto Catanese per bonificare l’area interessata da un incendio, al fine di garantire il trasferimento dei passeggeri, la Società Aeroporto Catania (Sac), in coordinamento con l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) e l’Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo (Enav), ha individuato altri aeroporti per riprogrammare i voli, tra cui Reggio Calabria.
Da notare è che per consentire all’aeroporto di Reggio Calabria di gestire parte del traffico aereo proveniente da Catania, è stato temporaneamente sospeso l’obbligo di abilitazione per gli equipaggi che operano nello scalo reggino.
Ciò significa che, per due giorni, i piloti senza il brevetto speciale richiesto possono decollare e atterrare a Reggio Calabria, un aeroporto precedentemente considerato pericoloso.
La sospensione temporanea del requisito del brevetto fa intendere che l’obbligo imposto in passato potrebbe essere stato solo un pretesto per penalizzare la città di Reggio Calabria a favore di altre località e aeroporti.
Se il requisito del brevetto può essere bypassato in situazioni di emergenza come quella dell’aeroporto di Catania, allora si può dedurre che l’aeroporto di Reggio non sia mai stato così pericoloso come si sosteneva in precedenza.
Ciò confermerebbe che la limitata operatività di Reggio Calabria non è stata motivata dalla volontà di tutelare la sicurezza degli operatori e dei passeggeri, ma da ragioni sconosciute che danneggiano la città metropolitana.
Interpellato sulla vicenda anche il Ministro Salvini, in quale è stato invitato ad intervenire per risolvere definitivamente il problema, mettendo sotto accusa Enac, Enav, Sacal e gli altri attori coinvolti per spiegare le ragioni per cui l’aeroporto di Reggio Calabria è stato escluso fino ad ora a causa di presunte inadeguatezze e mancanza di sicurezza.
Minasi sostiene che i diritti dei cittadini di Reggio Calabria devono essere rispettati e che la questione dell’aeroporto di Tito Minniti debba essere chiarita e risolta una volta per tutte.
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