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di Ambra Caserta
Si chiama “Punto e a capo” la tredicesima stagione dell’associazione culturale Spazio Teatro, che riparte con alcune importanti novità e con la costante volontà di offrire alla città un contributo artistico e culturale.
Otto gli spettacoli in programma, dal 9 novembre 2013 al 30 marzo 2014, che vedranno esibirsi, oltre al gruppo di SpazioTeatro, anche compagnie ospiti (Scena Verticale, Compagnia del Precariato Stabile, Celesterosa, Compagnia Ragli, Dea Silente). Oltre alla consueta sala SpazioTeatro, altra sede, per accogliere gli eventi in “arancione” (eventi delle compagni ospiti) dell’associazione culturale, è la nuova sala del Laboratorio Culturale UNIRC, tra via Roma e Via Monsignor De Lorenzo, a testimonianza della neo-collaborazione con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
Ad inaugurare simbolicamente la nuova stagione è “Chiamatemi per nome – Lo Spazio Bianco” (con Anna Calarco, adattamento e regia di Gaetano Tramontana, video di scena di Antonio Melasi), lo spettacolo, ispirato al romanzo di Valeria Parrella, che aveva concluso la rassegna dello scorso anno.
Una riflessione, intensa e suggestiva, sul parto prematuro e sulle ripercussioni che questo comporta: una donna costretta a sentirsi snaturata del suo essere madre, e una creatura fragile e indifesa che “reclama” un’ identità. Maria, interpretata da Anna Calarco (ottima la performance dell’attrice) si ritrova a vivere smarrita in una dimensione parallela, senza più né spazio né tempo, oscillando tra la speranza di portare definitivamente a casa la sua bambina e il timore di ritrovare la piccola incubatrice vuota.
In un alternarsi di colore e oscurità, tra il suono di un carillon e la paura di scrivere il nome – quel nome – sulla nuvoletta, la neo-mamma cerca invano una spiegazione logica alla sua incerta condizione, appellandosi a una scienza medica ora colpevole di cinismo, ora inevitabile sostegno.
Il complesso cammino di ripresa di Maria, così come quello delle mamme di figli prematuri, è reso ancora più complicato dall’incomprensione (dipinta con ironia nello spettacolo) da parte del mondo esterno, quello che vive al di fuori della sala d’attesa del reparto rianimazione e neonatologia e che non conosce il disagio del loro status.
Tra il parto e la vita, tre mesi di angoscia e di attesa, appuntanti su un diario che è la testimonianza tangibile di un ricordo triste e malinconico, per molte donne estremamente doloroso.
Lo spettacolo nasce in seguito all’incontro con Eracle – Associazione per la neonatologia, che si occupa dei pretermine e delle loro famiglie.
“Lo spazio bianco – Chiamatemi per nome” sostiene Eracle attraverso le repliche dello spettacolo.
Per ulteriori informazioni sulla stagione “Punto e a capo”, consultare il sito di Spazio Teatro: www.spazioteatro.net
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