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Di seguito le dichiarazioni dell’Ing. Fabio Pugliese – autore del libro “Chi è Stato” un racconto inchiesta sulla strada Statale 106 Ionica calabrese, il primo libro sulla famigerata “strada della morte” – dopo l’ennesimo incidente mortale avvenuto a Strongoli (in provincia di Crotone):
“ Ieri sera sulla strada Statale 106 Ionica calabrese si è registrata l’ennesima vittima. Si tratta di Antonietta Vigile di 61 anni, deceduta, appunto sulla strada Statale 106 Ionica calabrese il 20 luglio 2013 a Strongoli (KR). È la dodicesima vittima della tristemente nota ‘strada della morte’ nel 2013.
Prima di lei, infatti, sulla strada Statale 106 Ionica calabrese abbiamo avuto Jonel Parus di 32 anni, deceduto l’01 gennaio 2013 a Isola Capo Rizzuto (KR), Carlo Chiriaco di 67 anni, deceduto il 10 gennaio 2013 a Catanzaro Lido (CZ), Vincenzo Salvatore Corvino di 43 anni, deceduto il 03 gennaio 2013 a Trebisacce (CS), le sorelle Valentina Fiore di 21 anni e Teresa Fiore di 25 anni, decedute il 16 febbraio 2013 a Rossano (CS), Antonio Perrone di 52 anni, deceduto il 29 aprile 2013 a Isola Capo Rizzuto (KR), Domenico Iacino di 21 anni, deceduto il 10 maggio 2013 a Corigliano Calabro (CS), Marcel Mocan di 44 anni e Doru Badu di 42 anni, deceduti il 04 giugno 2013 a Trebisacce (CS), Bruno Frustace di 84 anni, deceduto il 13 giugno 2013 a Strongoli (KR) e Roberto Leonardo di 52 anni, deceduto il 18 giugno 2013 – Roccella Ionica (RC).
Questo ultimo incidente mortale è avvenuto nel tratto della S.S. 106 Ionica calabrese che attraversa il crotonese esattamente il giorno dopo la Manifestazione di protesta del 19 luglio indetta dal comitato V.I.T.A di Cirò Marina e dal suo Presidente Nando Amoruso alla quale ho personalmente partecipato e che, appunto, invoca (peraltro da anni!), l’ammodernamento di questa strada fuori norma, obsoleta e, purtroppo, letale per moltissime persone che vi hanno lasciato la vita! Ben 283, infatti, le vittime su questa strada dal 2001 al 2010!
L’incidente, inoltre, è avvenuto ieri 20 luglio 2013: nello stesso giorno in cui a Bovalino si è registrato uno spettacolare incidente, al km 88 della S.S. 106, all’altezza dello svincolo del centro commerciale “I gelsomini”, laddove una Renault Laguna, a bordo della quale viaggiava un’anziana coppia di coniugi, è stata travolta mentre tentava di immettersi nella carreggiata da un fuoristrada Kia, con a bordo altre due persone, di cui un bambino di 12 anni (per fortuna senza vittime), e nello stesso giorno in cui l’Associazione Culturale “Catanzaro in Movimento” – chiedendo all’ANAS quanti incidenti ancora dovranno verificarsi affinché i “parrucconi” dei piani alti di Via De Riso (sede ANAS Catanzaro), prendano provvedimenti – decidono, provocatoriamente, di istituire un premio a favore del 100esimo automobilista ferito in un sinistro presso il cavalcavia di Giovino!
La verità ormai è sotto gli occhi di tutti: lo Stato Italiano, uccide i calabresi!
Lo Stato Italiano uccide i calabresi da ormai quasi un secolo con una strada che produce sempre più isolamento, desolazione, povertà, ingiustizia e, purtroppo, morte. Lo Stato Italiano uccide i calabresi che non hanno voce, che sono abbandonati al loro destino e vengono trattati con indifferenza da tutte – dico tutte – le istituzioni.
Chiedo quando finirà questa ingiustizia, questa carneficina?
Forse quando sulla strada Statale 106 Ionica calabrese a morire non sarà una giovane ragazza precaria, un bracciante, un pensionato oppure un povero disoccupato ma quando a morire sarà un Presidente di Regione, un Onorevole Regionale o Nazionale oppure un alto Dirigente dell’ANAS o magari il Presidente del Consiglio o il Presidente della Repubblica: persone, quelle citate, che la strada Statale 106 Ionica calabrese non la percorrono mai.
Questi ultimi, lontani e distanti da questo luogo di morte hanno responsabilità che neanche immaginano. Sono lo Stato! Quello Stato assassino che uccide i calabresi!”
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