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Il Vicepresidente della Provincia, Giovanni Verduci, il Direttore del Dipartimento PAU dell’Università Mediterranea, Enzo Bentivoglio e il responsabile del laboratorio MA.R.E.-S.I.M.P., Giuseppe Mandaglio, hanno sottoscritto ieri un’importante convenzione che vede Provincia e Università lavorare insieme per la difesa del suolo.
“Indagini e studi specialistici per la difesa del suolo e la pianificazione di Bacino nonché per la conoscenza scientifica del patrimonio geologico del territorio provinciale anche allo scopo di valorizzazione turistica dei geositi e della sostenibilità ambientale”, questo è l’oggetto del documento voluto dall’Amministrazione provinciale e sposato dal dipartimento PAU.
Con questo accordo la Provincia, attraverso il competente e professionale lavoro eseguito dall’Università, vuole individuare le cause dell’elevato grado di dissesto idrogeologico del territorio provinciale; rappresentare su adeguata cartografia geologica e tecnica le frane, i bacini idrografici, i centri abitati a rischio di inondazione secondo la nomenclatura tecnico-scientifica più consolidata; determinare il trasporto solido potenziale dei corsi d’acqua alla foce, eseguire il censimento e la mappatura dei geositi, dei monumenti naturali e degli altri elementi del patrimonio architettonico e ambientale esposti a rischio di frana e di alluvione; progettare Piani di bacino esemplari per il versante ionico, per l’area dello stretto e per il versante tirrenico.
L’investimento della Provincia, per un importo pari a centocinquantamila euro, si sviluppa in ventiquattro mesi, ma già dopo i primi sei il Dipartimento presenterà un primo rapporto programmatico-operativo sugli studi eseguiti.
“ L’Università e i dipartimenti in particolare possono e devono entrare in contatto con gli Enti territoriali– ha dichiarato il professor Bentivoglio – sempre al servizio del territorio dove agiscono, coinvolgendo i giovani di questa terra che può vantare professionalità di tutto rispetto. Sono certo – ha poi concluso – che raggiungeremo un risultato importante e utile per le sorti dell’intero comprensorio”.
“Questa è la prima occasione di ricerca in questo campo– ha evidenziato il professor Mandaglio, responsabile scientifico del progetto – La Provincia di Reggio Calabria nel 1935 ha pubblicato a proprie spese “Le memorie geologiche della Calabria”, scritte da Cortese nel 1896, poi non c’è stato nulla. Quello di oggi è il primo investimento a fine di conoscenza per rimediare ai problemi del dissesto idrogeologico. Per questo va riconosciuto il giusto merito al Presidente Giuseppe Raffa e all’Assessore competente in materia, Giovanni Verduci”.
Entusiasta il Vicepresidente Giovanni Verduci, assessore alla Difesa del Suolo. “La Provincia ha deciso di non rincorrere più le emergenze ma fotografare la stato in cui si trova il territorio, per poi programmare e quindi realizzare gli interventi necessari – ha esordito Verduci. “Per fare questo, con il Presidente Giuseppe Raffa abbiamo inteso coinvolgere la nostra Università che possiede le competenze e le professionalità adeguate per raggiungere questo importante traguardo. Il nostro territorio, purtroppo, è caratterizzato da situazioni di dissesto diffuso che ne limitano anche lo sviluppo, con l’aiuto dell’Università sapremo intervenire nei tempi e nei modi più opportuni. Vogliamo, inoltre, realizzare una “Guida” di itinerari specifici finalizzata ad approfondire le conoscenze di carattere geologico, geomorfologico, idrogeologico, ambientale e paesaggistico ricadenti nel territorio provinciale, con particolare riferimento a geositi, singolarità idro-geo-morfologiche ed emergenze naturali fruibili a fini geoturistici. Un aspetto ancora più importante – conclude il Vicepresidente della Provincia – è che questa convenzione si rivela uno strumento utile e imprescindibile per predisporre progetti e piani di intervento che consentano alla Provincia di concorrere a bandi regionali, nazionali ed europei nel settore difesa del suolo e rischio idrogeologico”.
All’incontro hanno preso parte il consigliere provinciale Piero Campisi e il dirigente Giuseppe Mezzatesta.
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