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“L’arresto del latitante Francesco Perre è un’altra vittoria che lo Stato mette a segno nella lotta contro la criminalità organizzata. L’attività delle forze dell’ordine, in questo caso dei carabinieri del colonnello Pasquale Angelosanto, ci inorgoglisce come cittadini e come rappresentanti delle istituzioni.
L’aver assicurato alla giustizia un latitante storico, condannato per sequestro di persona, chiude un’altra pagina della storia criminale della nostra terra: quella dei rapimenti a scopo estorsivo cha hanno contribuito, a causa di alcuni gruppi malavitosi, a offuscare l’immagine della Calabria con la mitizzazione negativa dell’Aspromonte, una delle zone più belle della Penisola.
Nell’esprimere un plauso ai carabinieri per quest’altro successo, rivolgo un rispettoso pensiero alla memoria della signora Alessandra Sgarella, in mano ai suoi ‘carcerieri’ dal dicembre del 1997 al settembre dell’anno successivo, che proprio ieri, mentre gli uomini della Benemerita stringevano le manette ai polsi di Perre, è venuta a mancare all’affetto dei suoi cari.
La cattura dell’ultimo dei sequestratori della signora Alessandra rappresenta, senz’altro, il trionfo della Giustizia, ma anche il modo migliore per questa terra di chiedere perdono a una donna e ai suoi familiari che hanno sofferto a causa di una sparuta minoranza che al lavoro preferiva la pratica delinquenziale”.
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