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“Le parole pronunciate dal vescovo di Locri durante le celebrazioni Mariane di Polsi non possono rimanere inascoltate sia dalla classe politica sia dalla società civile di questa terra.
Nella sua omelia, mons. Giuseppe Fiorini Morosini ha richiamato le responsabilità della classe dirigente sullo stato di emarginazione e di sottosviluppo della Locride. Il lungo elenco di mancanza di strutture e di carenza di importanti servizi pubblici rappresenta un atto d’accusa nei confronti di quanti, in passato, hanno ignorato gli interessi vitali di un territorio dalla grande tradizione storica e dalle immense potenzialità turistiche”.
Lo afferma – in una nota dell’Ufficio del Portavoce – il Presidente dell’Amministrazione provinciale di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, il quale esprime apprezzamento per il forte “richiamo del vescovo a tutti gli attori socio- politici che operano sul territorio, in particolare in un comprensorio, quello di Locri, che vive uno dei momenti più difficili della sua storia”.
Mons. Morosini – per Raffa – ha rivolto un “monito a quanti non intervengono per lo sperpero di denaro pubblico destinato a favore dei poveri e allo sviluppo, affermando, poi con forza, che la devozione popolare vada purificata per allontanare l’equivoco della commistione tra religiosità e criminalità. Parole, quelle del presule, dalla grande valenza sociale oltre che di stimolo per il popolo cristiano che deve riscoprire la fede autentica e non dimenticare l’insegnamento della Chiesa nell’azione di purificazione della religiosità popolare.
Fin dall’inizio del nostro mandato politico – amministrativo, abbiamo accolto i suggerimenti del vescovo Giuseppe Fiorini Morosini in favore di questa parte di territorio della provincia di Reggio Calabria – conclude Raffa –, che necessita di grande attenzione per uscire da una crisi che impedisce lo sviluppo, condizione indispensabile per sconfiggere l’antistato, l’illegalità e rafforzare le istituzioni democratiche. Un appello che deve convincerci che soltanto attraverso una grande sinergia istituzionale e sociale sarà possibile assicurare a questo comprensorio sviluppo e vivibilità”.
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