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Non intendo alimentare sterili polemiche con nessuno ma la nota stampa diffusa dalle associazioni venatorie non disegna in alcun modo la realtà delle cose e, volutamente, glissa sul vero ed unico problema che ha determinato il commissariamento degli ambiti territoriali di caccia in provincia di Reggio Calabria.
Gli ATC sono stati commissariati perché ormai da anni non restituiscono alla Provincia la complessiva somma di Euro 370.000. Somma il cui utilizzo è stato più volte contestato dalla Dipartimento Agricoltura Caccia e Pesca della Regione Calabria nonché dall’Avvocatura Regionale che, nel 2007, ha sancito l’illegittimità dell’operato degli Atc nelle procedure di gara per l’immissione di selvaggina avvenuta nel 2006. Nonostante la restituzione immediata di tale ingente somma sia stata anche disposta con Delibera della Giunta Provinciale del 2010, una delibera che fino ad oggi, in modo inopinato ed ingiustificato, rimane ancora senza adempimento alcuno da parte degli Atc.
I cacciatori della provincia di Reggio Calabria devono sapere che è dal 2008 che la Regione Calabria trattiene le relative somme dovute dagli Atc sottraendole all’assegnazione annuale delle risorse alla Provincia di Reggio Calabria che, pertanto, nel corso degli anni si è trovata nella pratica e materiale impossibilità di procedere alla attività di immissione e ripopolamento. Il Commissariamento è destinato a durare poco per un periodo di tempo strettamente limitato e mira solo a fare ordine rispetto alla restituzione di tali somme e regolarizzare così nel più breve tempo possibile i rapporti burocratico – amministrativi degli Atc con la Provincia e la Regione, altresì per ripristinare nel più breve tempo possibile la gestione ordinaria di tali ambiti. E ciò in raccordo con la Consulta che sarà formata dai rappresentanti di quelle stesse associazioni venatorie che oggi, in modo abbastanza frettoloso, si sono fatte trascinare in una sterile ed inutile polemica da parte di chi ha solo interesse ad innalzare il livello della tensione e distogliere l’attenzione della realtà delle cose, affinché nulla cambi e niente si faccia per il comparto venatorio.
Pertanto, intendo assicurare tutti i cacciatori della Provincia di Reggio Calabria che la Provincia non verrà mai meno ai suoi compiti e che finalmente, attraverso una gestione sana e trasparente delle risorse, sarà finalmente in grado nel brevissimo periodo di fare quello che nel corso degli ultimi anni né la Provincia né gli Atc si sono dimostrati in grado di fare. L’obiettivo che mi sono prefissato è infatti quello di essere giudicato sui fatti e sulle cose serie che intendo fare per il comparto anche, se lo vorranno, con il concorso delle associazioni venatorie e dei loro rappresentanti.
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