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Puntualmente, rieccoci qua. Con una perfezione, direi quasi cronometrica, si ripete lo stesso copione di sempre, con la macchina del fango delle dichiarazioni ad orologeria che riappaiono sui giornali col solo fine di gettare discredito e insinuare dubbi malevoli sulla mia onorabilità e la mia onestà.
Queste le parole cui affida il suo laconico commento l’Assessore Provinciale Gaetano Rao tirato in ballo suo malgrado da una giovane collaboratrice di giustizia nell’ambito del processo scaturito dall’operazione All Inside.
Sul mio conto solo calunnie perché di questo si tratta. Ancora una volta – prosegue Rao – in modo scenico dire quasi scenografico, vengo tirato in ballo senza che siano citati fatti e circostanze precise. Una tecnica maldestra che ha il solo fine di infangare la mia persona senza fare mai, e dico mai, riferimenti a fatti concreti. Nel corso della mia attività imprenditoriale e di quella politica non sono mai stato indagato né condannato per alcun tipo di reato.
La mia attività professionale e politica, il mio essere a servizio della comunità, è quotidianamente, da sempre, sotto gli occhi di tutti, alla luce del sole. Proprio per questi motivi – conclude Rao – ho fatto quello che ciascun uomo onesto dovrebbe fare, ho dato mandato ai miei legali di apprestare ogni azione a tutela della mia immagine e buona reputazione.
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