Provincia, istruzione, formazione e lavoro: terapia contro la mentalità mafiosa

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Un incontro in linea con quanto detto nel Consiglio provinciale straordinario del 6 settembre, per ribadire che la mafiosità si combatte attraverso la cultura e partendo dai giovani.

Con questo spirito, il 7 settembre il Presidente Giuseppe Raffa, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Giovanni Calabrese, l’ Assessore alla cultura e legalità Eduardo Lamberti Castronuovo e il Vice Presidente Consiglio Provinciale, Avv. Giuseppe Saletta, hanno incontrato una delegazione di giovani appartenenti ad un gruppo di interscuole della Provincia di Mantova, giunti in Calabria, attraverso Libera e guidati da Francesco Rigitano.

Obiettivo del progetto, sostenuto da Libera Mantova e sostenuto dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia di Mantova, è quello di conoscere le realtà positive della provincia di Reggio Calabria. Un’iniziativa che si svolge da diversi anni ma è la prima volta che si svolge un incontro ufficiale con l’Amministrazione Provinciale, sinonimo di vicinanza tra le Istituzioni e il mondo dell’associazionismo. Ha portato i saluti il presidente Raffa che ha sottolineato la valenza del progetto e l’intento di instaurare un rapporto di collaborazione con Mantova per attivare nuovi percorsi e gemellaggi tra i due Enti.

«È necessario – a parere dell’Assessore  Lamberti Castronuovo – diffondere la cultura della legalità attraverso scambi culturali; la provincia di Reggio intende proporre percorsi culturali e storici di enorme rilievo che non possono essere offuscati da eventi negativi, ma che devono supportare e contribuire allo sviluppo del nostro territorio, acquisendo esperienze da altre realtà e confrontandosi quotidianamente». Interessante e toccante è stata la testimonianza di Giuseppe Saletta,  Vice Presidente Consiglio Provinciale, che ha raccontato la propria storia personale con un’ infanzia blindata e sotto scorta a causa dell’accanimento dell’anonima sequestri nei confronti della sua famiglia.

L’incontro è proseguito con l’intervento dell’Assessore Giovanni Calabrese che, dopo aver ringraziato la delegazione guidata da Francesco Rigitano e aver ribadito l’impegno di Libera nella lotta alle mafie, si è soffermato con i giovani e ha discusso del problema della cultura mafiosa sul nostro territorio, facendo poi, riferimento a tutte le iniziative che come Assessorato intenderà portare avanti.

Un messaggio chiaro quello di Calabrese che ha voluto esporre anche nella seduta del Consiglio dello scorso 6 settembre, rimarcando: “Da parte di tutti noi sarà necessario avviare un percorso nuovo, proporre e sostenere azioni concrete che vadano quotidianamente ad arginare non solo le azioni mafiose ma soprattutto la mentalità mafiosa che rappresenta una caratteristica negativa diffusa tra i giovani che vivono nei nostri territori. Le forze politiche, l’istituzione religiosa, l’istituzione scolastica, le rappresentanze sindacali e le categorie produttive devono in modo sinergico individuare la giusta terapia per debellare questo dilagante fenomeno”.

Calabrese parla poi di misure di sostegno a favore della scuola e dei giovani. Oggi la disoccupazione, il lavoro in nero, l’ignoranza, la dispersione scolastica sono tutte “devianze alla legalità”. “Quali strategie – si domanda Calabrese-  adottare affinché questo fenomeni negativi non diventino un modo naturale di agire e pensare?” «E’ necessario – afferma l’assessore- partire dal basso, dai ragazzi; raggiungere i loro interessi e offrire loro delle alternative.

Non è il singolo progetto che può modificare lo stato delle cose ma ci vogliono idee forti che coinvolgano più agenzie e che guardino alla prevenzione, alla lotta alla dispersione scolastica, al consolidamento di una rete di attori coinvolti, all’orientamento, alla formazione e agli sbocchi professionali». Da questa consapevolezza, l’ Assessore alla Pubblica Istruzione, sta programmando un piano di lavoro operativo da realizzare a favore delle nuove generazioni, seguendo due filoni: scolastico- formativo e occupazionale.

Per il primo intervento “scolastico- formativo”, si intende coinvolgere tutte le scuole della Provincia e, con i loro Dirigenti scolastici, dopo aver analizzato le realtà in cui si opera, delineando esigenze e priorità,  attuare dei progetti sulla cultura della legalità (ogni scuola opererà attraverso una linea programmatica condivisa con l’Assessorato: metodologie, interventi, ruoli, finalità).

A rafforzare questo piano, si sta già pensando di accostare un progetto comune che interesserà tutte le scuole di ogni ordine e grado con la realizzazione ed organizzazione della “Settimana della legalità” che si svolgerà contemporaneamente in tutta la Provincia, compatibilmente con i programmi e le attività didattiche.

La scuola come strumento di istruzione e formazione che dovrà acquisire un ruolo predominante nella vita di ogni giovane calabrese, destinatario di una nuova politica incentrata sulla formazione e  sull’occupazione. Pertanto è mio interesse, rintracciare linee d’intervento  innovative che favoriscano l’occupazione giovanile e femminile e diano opportunità di uno sbocco professionale nella nostra terra.

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Author: Cristina

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