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L’importanza socio – culturale di un presidio universitario nella Locride è stato al centro di un incontro svoltosi nella sede del Rettorato dell’Università Mediterranea che ha registrato la presenza del Rettore Massimo Giovannini, del Presidente della Provincia Giuseppe Raffa, degli assessori Eduardo Lamberti Castronuovo ( Cultura, Beni culturali e Legalità), Giovanni Calabrese (Pubblica Istruzione Formazione professionale), Mario Candido (Università e Ricerca).
La discussione ha avuto come punto di riferimento il preesistente polo didattico, dipendente dall’Ateneo di Messina, e la richiesta dell’Amministrazione provinciale, che facendosi portavoce delle richieste della popolazione studentesca di questo comprensorio, di avviare un nuovo percorso per non disperdere quanto di buono è stato fatto con la precedente esperienza .
Il prof. Giovannini ha sostenuto la tesi che, alla luce delle vigenti disposizioni normative, le università italiane hanno grosse difficoltà di istituire corsi di laurea decentrati, anche perché gli attuali indirizzi governativi vanno in direzione opposta. La riunione è stata caratterizzata da uno spirito collaborativo teso alla ricerca di una soluzione in grado di non privare questa parte della provincia reggina di un presidio culturale, importante anche per sconfiggere quel sistema imperniato sulla cultura mafiosa che impedisce lo sviluppo di un territorio ricco di testimonianze storiche e archeologiche.
Nel corso del vertice sono state valutate diverse ipotesi, tenendo conto anche delle attuali restrizioni e dei tagli dei trasferimenti statali alle università. Tra le altre soluzioni prese in esame, quella maggiormente percorribile sembra essere l’istituzione di un presidio universitario con l’attività di master da organizzare con la fattiva collaborazione dell’Ente di via Foti. Ovviamente, si tratta di un’ipotesi che sarà approfondita nel corso di una serie di nuovi incontri istituzionali che per l’Università vedranno la partecipazione del prof. Francesco Manganaro e per la degli assessori Lamberti Castronuovo, Calabrese e Candido.
Il vertice è stato proficuo e si è svolto tra due Istituzioni consapevoli che il riscatto del territorio passi anche attraverso la formazione di moderne professionalità e nuove coscienze in grado di programmare e gestire il futuro di una terra che lotta disperatamente per liberarsi degli atavici problemi vera palla al piede dello sviluppo.
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