Questo post é stato letto 19840 volte!
La salvezza dell’aeroporto dello Stretto non è una gara a cui ci si iscrive singolarmente, ma un gioco di squadra, una staffetta, in cui tutti siamo obbligati ad impegnarci fino in fondo e vincere la sfida contro il tempo per rilanciare un’infrastruttura vitale per il futuro socio- economico e turistico di Reggio e della sua provincia. Per questo non ci possono essere vincitori di tappa, ma un percorso lungo e tortuoso che, senza capitani e gregari, è indispensabile percorrere fino all’ultimo centimetro.
I timori di un ridimensionamento, o della malaugurata ipotesi di chiusura, del “Tito Minniti” possono essere affrontati e superarti con l’impegno di tutti volto a mantenere quella funzione sociale già svolta da questa struttura di base deputata a garantire la mobilità di persone e merci. All’opinione pubblica, la politica e l’amministrazione devono trasmettere un messaggio importante: realizzare il precetto costituzionale della parità di tutti gli italiani garantendo anche ai cittadini della Provincia di Reggio Calabria gli stessi diritti di quanti risiedono nelle aree più ricche del Paese.
Lo scalo aereo cittadino ha invertito la tendenza del recente passato per intraprendere la strada della virtuosità, intesa soprattutto in termini di redditività, che deve portare all’individuazione del socio privato. Una sana gestione della Sogas, una politica di lungimiranza negli investimenti e nella programmazione, la ricerca di nuove compagnie, una diversa organizzazione dei compiti e delle funzioni del personale sono i presupposti necessari per centrare l’obiettivo degli ottocentomila passeggeri, condizione per non fare scattare le restrizioni governative sul ridimensionamento degli scali del Paese.
Questa Amministrazione provinciale, con tutte le forze presenti in seno all’Ente di via Foti, ha inserito l’aeroporto tra le priorità. Il lavoro fin qui svolto è confortante, anche se siamo solo agli inizi, mentre il futuro richiede altri impegni, altre strategie, altri coinvolgimenti, altre risorse da spendere con lungimiranza e parsimonia. Proseguendo su questo percorso con la stessa attenzione e scrupolosità di questi primi mesi, la Provincia potrà riaffermare il diritto alla mobilità di tutti i cittadini del comprensorio reggino.
Questo post é stato letto 19840 volte!