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Il Settore Agricoltura, Caccia e Pesca dell’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria stigmatizza i contenuti della nota stampa che “presuntivamente” pone in essere il dubbio relativo alla invece assoluta e sostanziale legittimità del provvedimento mediante il quale sono stati commissariati gli ambiti Territoriali di Caccia dell’ambito di competenza dello scrivente settore.
Si ritiene assolutamente infondato e nient’affatto obiettivo un comunicato dal chiaro stampo politico intriso di numerose inesattezze che sembra avere il solo fine di generare confusione. A nostro parere sfuggono volutamente all’estensore della suddetta nota le reali motivazioni dell’avvenuto commissariamento che sono state però nel contempo condensate in specifici provvedimenti amministrativi di cui, a più riprese, il Tar di Reggio Calabria ha condiviso e sancito la piena legittimità.
Anziché avventurarsi nella “manichea” e sterile polemica a tutti i costi, sarebbe forse il caso che il coordinatore provinciale di Fli fornisse il proprio personale contributo sulle tematiche faunistico-venatorie della provincia di Reggio Calabria. Il Settore Agricoltura, Caccia e Pesca della Provincia di Reggio Calabria, su preciso input dell’assessore al ramo Gaetano Rao ha appena concluso l’attività di ripopolamento faunistico – venatorio, rilasciando in natura una notevole quantità di capi di lepri e fagiani sull’intero territorio provinciale.
Un intervento di ripopolamento atteso da tempo ed attuato in stretto raccordo con la Consulta faunistica provinciale e con il mondo dell’associazionismo di settore. Sotto l’impronta dell’attuale amministrazione come Settore abbiamo ormai gettato le basi per una nuova e rinnovata politica sul comparto che trasformi la caccia da mero feudo di pochi notabili su alcuni territori ad autentico patrimonio di tutti i cacciatori, quelli veri e non di “carta”. Solo su questo versante l’Assessorato all’Agricoltura, Caccia e Pesca ha il dovere di impegnarsi.
Solo su questo ha il dovere di ascoltare e confrontarsi, con tutti. Non su altro. Non sulle polemiche fini a se stesse. Il Coordinatore del Fli è invitato a documentarsi maggiormente sulle cose che l’Amministrazione Provinciale ha già fatto. Ne guadagnerebbe in credibilità.
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