Provincia, Eroi sulla chiusura del carcere di Laureana di Borrello

Antonio Eroi

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Ho ritenuto opportuno  – dichiara il Presidente del Consiglio Antonio Eroi –  garantire la possibilità a tutti i partiti rappresentati in consiglio di partecipare alla discussione sulla chiusura del carcere di Laureana di Borrello affinché ognuno possa assumere una propria presa di posizione. Per tale motivo ho convocato una riunione dei capigruppo della Provincia di Reggio Calabria. Anche se dovesse trattarsi di una chiusura temporanea, giustificata con l’impossibilità della polizia penitenziaria di tradurre i detenuti in udienza, il provvedimento desta mille motivi di preoccupazione.

Abbiamo appreso con soddisfazione – prosegue Eroi –  le dichiarazioni del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riguardo la possibilità di amnistia e indulto per ridurre il dramma del sovraffollamento delle carceri che a suo dire «non fa onore al nostro Paese ma anzi ne ferisce la credibilità internazionale e il rapporto con le istituzioni europee». E mentre la Provincia di Reggio Calabria, grazie al Presidente Giuseppe Raffa, sensibilizza invitando Salvatore Striano (candidato all’oscar italiano con il film girato a Rebibbia “Cesare deve morire”) per discutere dentro gli istituti penitenziari del ruolo rieducativo del carcere, si chiude il Carcere di Laureana di Borrello che è una realtà importante per tutta la Calabria e l’intera Nazione come peraltro attestato da ben due Ministri della Giustizia(Castelli e Alfano). La struttura di Laureana riveste nel nostro territorio il significativo e fondamentale ruolo di costituire un presidio di legalità in un contesto ad alta densità criminale e ,val la pena ricordarlo , rappresenta un idoneo ed efficace strumento per sottrarre i giovani al loro primo reato alle “tentazioni” della ‘ndrangheta proponendo loro un patto fondato sul rispetto delle regole e sul LAVORO regolarmente retribuito e tutelato.

In Italia si sa che non c’é niente di più definitivo delle cose temporanee  – conclude Eroi  – per cui vogliamo fare quadrato attorno ai problemi di chi spesso viene ignorato dalla politica perché non ha il diritto di voto, il detenuto. Ritengo inoltre importantissimo trattare questo tema perché la nostra Provincia è “Città a 12 Stelle” del Consiglio d’Europa come comunità inclusiva e garante dei diritti dell’uomo. E mentre in diversi paesi del Nord Europa si parla di abolizione della carcerazione per alcuni reati con l’utilizzo di nuove tecnologie quali bracciali gps o altro, che possano garantire alle donne di continuare la maternità e agli uomini di espiare la pena anche con lavori socialmente utili, in Italia si discute su come ammassare gente dentro celle ormai divenute invivibili. Siamo vicini alle forze di Polizia Penitenziaria e ai direttori delle Case Circondariali Calabresi e anche a loro chiediamo di coordinare un momento di riflessione che potrebbe svolgersi all’interno di un Consiglio Provinciale dove la politica e gli operatori possono incontrarsi per dire come la pensano e per stilare un documento da inviare al Ministro Severino.

La Casa Circondariale di Laureana di Borrello è stata e deve restare un centro di eccellenza per il reinserimento nella società delle persone che hanno espiato la propria pena. Abbiamo avuto anche a mezzo stampa testimonianze di ex detenuti che ancora oggi ringraziano per aver avuto la buona sorte di aver conosciuto gli operatori e i direttori del carcere di laureana, e prese di posizione dei vari politici dal PRC al PD, sino all’ultimo intervento dell’on Antonino Foti del PDL che chiedono a gran voce il mantenimento in vita del penitenziario. Apprezzo infine l’impegno del presidente del CSV Mario Nasone che da grande esperto della materia in oggetto, invito sin da subito a collaborare, così come gradirei la presenza del Sindaco di Laureana di Borrello Paolo Alvaro che da sempre ha profuso l’attività di volontario nelle carceri.

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Author: Cristina

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