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Si scrive Nostra, che sta per Network of Straits, ed è il patto che sancisce l’alleanza delle terre di confine tra il mare e i Paesi del Vecchio continente per l’ideazione e la realizzazione di politiche comuni per la soluzione di problematiche comuni in tema di ambiente, economia, turismo e trasporti.
Il progetto, inserito nell’ambito del piano operativo Interreg IV C – il cui obiettivo di fondo è proprio quello di elaborare, valorizzare e disseminare buone pratiche all’interno dell’area comunitaria tra territori che vivono in analoghe condizioni, tanto sul piano socio-economico che dal punto di vista logistico-geografico – ha portato alla creazione di un sistema riconosciuto dalle istituzioni comunitarie, per identificare le zone litoranee e il loro immediato retroterra come un laboratorio privilegiato per la sperimentazione di innovative politiche europee in campo ambientale, economico e sociale.
“La Provincia di Reggio Calabria crede molto nel progetto Nostra. Il Presidente Raffa tiene molto a questo programma di intervento comunitario ed è per questo che ha voluto che fossimo ancora una volta presenti e pronti a fornire il nostro contributo così come richiestoci”. Questo l’esordio del Consigliere Provinciale Demetrio Cara, Presidente della Commissione Consiliare Permanente competente in materia di Politiche UE intervenendo in Sardegna in occasione del forum internazionale “La normativa internazionale sugli stretti d’Europa: trasporti, biodiversità e sviluppo sostenibile”, svoltosi lo scorso 2 ottobre nella sala conferenze del Parco regionale di Porto Conte, ad Alghero.
Questo progetto rappresenta, infatti, un’occasione imperdibile sul piano strategico poiché si intravede, forse per la prima volta, seriamente la possibilità di utilizzare la propria posizione geografica per proporsi come ponte tra l’Europa e il Mediterraneo. Al forum, dopo gli onori di casa del presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, hanno preso parte i rappresentanti di tutti i territori sparsi per l’Europa che hanno aderito al progetto.
La Provincia di Reggio Calabria è tra i principali partner del progetto Nostra. A sostenere l’iniziativa vi sono inoltre i territori già uniti da fitti e proficui rapporti di collaborazione in ambito comunitario. Tra questi anche il Nord Ovest Sardegna dove siamo stati ospitati dall’amministrazione provinciale che porta avanti un’esperienza ultradecennale di cooperazione transfrontaliera con la Corsica, facendo dello Stretto di Bonifacio – inteso nella sua estensione più ampia – una delle esperienze più feconde per quanto riguarda lo spazio mediterraneo e uno dei laboratori più interessanti per il nascente network europeo.
Trattasi di buone prassi – dichiara Demetrio Cara – che abbiamo potuto apprezzare e constatare da vicino e che vedono dei punti di eccellenza nell’uso intelligente di quelle straordinarie risorse naturalistiche rappresentate dalle Bocche di San Bonifacio o ancora dal Parco Marino della Maddalena. Chiaro esempio di come il mare che divide due territori al tempo stesso può essere un forte elemento di unione.
Condivido pienamente quanto affermato dal Presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici nel corso del forum: “fino a oggi le politiche di coesione e di sviluppo europeo si sono basate sull’interpretazione del mare come elemento di divisione, come se il mare fosse un “territorio” di per sé, un’area per la quale costruire apposite politiche di tutela e protezione, La difficoltà di identificare il mare come elemento di unione deriva dalla complessità prodotta dal multilateralismo dei bacini, come nel caso del Mediterraneo e dalla conseguente difficoltà di rendere coerenti e complementari politiche e strategie di più Stati. Una criticità che si riduce negli Stretti, dove le convergenze si limitano ad ambiti bilaterali, siano essi transfrontalieri o transnazionali.
Attraverso l’accordo sottoscritto in primavera, i rappresentanti delle istituzioni locali di 10 Paesi membri si alleano per chiedere all’Europa che le politiche comunitarie riconoscano e tengano conto delle peculiarità degli Stretti, anche attraverso l’inclusione di quelli che vengono definiti “sistemi territoriali complessi” tra le priorità dei programmi europei per il periodo che va dal 2014 al 2020, la cui definizione è già in avanzata fase di studio.
In tutta Europa – conclude Cara – si è fatta strada l’idea di costruire il network europeo degli Stretti, un sistema di lobbying e di governance in grado di far identificare le zone litoranee come laboratori per l’attuazione di politiche europee ad hoc, non legate esclusivamente alla politica del mare ma costruite sulle Politiche degli stretti. Attraverso l’accordo poniamo le basi per strutturare una serie di azioni e progetti comuni per promuovere lo sviluppo economico, la protezione ambientale costiera, il trasporto, la logistica e gli scambi socio-culturali tra tutti i territori interessati.
Le attività del Progetto NOSTRA proseguiranno e vedranno le delegazioni dei partecipanti incontrarsi nuovamente a Gennaio nel Kent a Londra, poi in primavera quando sarà la volta di Lecce per finire nel marzo 2014 proprio a Reggio Calabria, in riva allo Stretto di Messina, per fare il punto conclusivo sui risultati raggiunti dal progetto.
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