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Segue l’ordine del giorno sulla crisi del gruppo G.D.M. s.p.a., firmato dai Consiglieri provinciali Omar Minniti (Prc), Annunziata Tripodi (Pd), Rodolfo Malaspina (Pd) e Giovanni Barone (Gruppo misto).
L’odg sarà discusso e votato nella prossima seduta del Consiglio.
Il Consiglio Provinciale di Reggio Calabria
Premesso che:
– da alcuni mesi appare evidente lo stato di crisi in cui versa la società G.D.M. s.p.a., con sede amministrativa in Campo Calabro (Rc) e proprietaria di 19 punti vendita dei marchi Quiper, Carrefour, Carrefour Express e Docks Markets, dislocati nei Comuni di Reggio Calabria, Campo Calabro, Melito Porto Salvo, Scilla, Vena di Jonadi (Vv), Milazzo (Me) e Crotone: scaffali semi-vuoti, chiusura di numerose casse, sensibili ritardi nei pagamenti degli stipendi, debiti accumulati nei confronti dei fornitori, accesso alla cassa integrazione da parte delle ditte esterne.
– tale situazione di declino commerciale si è palesata ufficialmente in data 23 marzo u.s., nel corso dell’incontro tenutosi tra i rappresentanti della G.D.M. s.p.a., le Rsa e i sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, in cui la società – contraddicendo le rassicurazioni fatte in precedenti tavoli – ha parlato di “crisi irreversibile” e manifestato la volontà di ricorrere al concordato preventivo per giungere ad un accordo coi creditori;
– sempre in data 23 marzo u.s., le organizzazioni sindacali, alla luce delle comunicazioni ricevute dalla G.D.M. s.p.a., hanno chiesto e ottenuto un incontro in Prefettura, auspicando la convocazione di un tavolo formale di trattativa alla presenza dell’azienda e delle istituzioni locali;
Tenuto conto che:
– dallo stato di crisi della G.D.M. è prevedibile che scaturiscano l’accesso agli ammortizzatori sociali per le maestranze e l’ipotesi di messa sul mercato, per segmenti, dei singoli punti vendita;
– tali procedure riguarderebbero il futuro di circa 700 lavoratori del gruppo (di cui l’80% residenti sul territorio reggino), dei rispettivi familiari e di numerose ditte dell’indotto, con un numero ipotizzabile di circa 2.000 unità che ruotano attorno alla G.D.M.;
– particolarmente preoccupante è la situazione in cui verserebbero i circa cento lavoratori del menagement G.D.M., operanti presso la sede di Campo Calabro negli uffici amministrativo, commerciale, personale, tecnico, marketing, Haccp e controllo qualità, i primi a subire gli effetti di una ristrutturazione aziendale;
Considerato che:
– assieme al Porto di Gioia Tauro e alla Officine Meccaniche Calabresi, la G.D.M. s.p.a. è una delle più grandi aziende della provincia di Reggio Calabria, con mole di personale paragonabile a quella di un’importante fabbrica;
– il territorio reggino, già duramente segnato dal fallimento e la delocalizzazione di numerose attività produttive, non può più supportare dal punto di vista economico e sociale l’ulteriore riduzione dei livelli occupazionali;
Da mandato:
– al Presidente della Provincia di Reggio Calabria, Avv. Giuseppe Morabito, e alla Giunta Provinciale, con particolare riferimento agli Assessori al Lavoro e alle Attività Produttive, di vigilare sull’evoluzione della vertenza riguardante il gruppo G.D.M. s.p.a., prendere parte ai futuri tavoli di trattativa e mettere in campo, in sinergia con gli altri enti locali, ogni azione istituzionale possibile per tutelare il diritto al lavoro dei dipendenti dell’azienda e dell’indotto.
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