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La Giunta provinciale, su proposta dell’assessore alla Programmazione Economica, alle Finanze e al Bilancio Giovanni Verduci, ha approvato lo schema di Bilancio annuale di previsione per l’esercizio finanziario 2013, la Relazione Previsionale e Programmatica e il Bilancio pluriennale per il triennio 2013,2014,2015.
“L’approvazione del Bilancio da parte della Giunta– dichiara Verduci – giunge in piena estate, ma il Consiglio provinciale, con il parere dell’Organo di Revisione Economico Finanziaria, trascorsi venti giorni, potrà approvarlo nel rispetto di quanto disposto dalla Legge n°64 del 6 giugno u.s. che individua nel 30 settembre il termine ultimo. E’ ovvio – prosegue il vicepresidente della Provincia – che operare in assenza del documento contabile pone dei limiti e frena l’attività dell’Ente, ma è altrettanto vero che le eventuali critiche in tal senso testimonierebbero una mancata percezione della reale situazione in cui si trova tutta la Pubblica Amministrazione Italiana.
E’ stato assolutamente fondamentale, infatti, aspettare il tempo necessario per acquisire tutti i dati e predisporre un Bilancio che rispecchiasse in pieno e responsabilmente la reale situazione in termini di entrate e spese.
Fin dallo scorso anno – ricorda Verduci – questo Ente si è confrontato con i duri tagli imposti dalle nuove politiche economiche nazionali. Relativamente ai trasferimenti statali, i dati in possesso certificano che la riduzione rispetto al bilancio di previsione anno 2012 è pari a –12.500.000,00 euro, che si riducono a -9.500.000,00 euro se si fa riferimento all’assestamento di bilancio del novembre 2012.
In astratto, tale situazione non avrebbe dovuto apportare conseguenze rilevanti essendo stati previsti, all’interno della normativa sul c.d. “federalismo provinciale”, adeguati meccanismi, quantomeno, compensativi. In realtà gli enti regionali, così come la Regione Calabria, risultano giuridicamente inadempienti e questo ha determinato una situazione di elevata criticità che non è stata sottovalutata.
A questo si aggiunge, purtroppo, che la Regione Calabria, relativamente al personale, su 18milioni di euro (circa) trasferiti per il bilancio 2012, ne trasferirà per il 2013 solo undici, con la questione esodati ancora da approfondire. Inoltre, relativamente agli stanziamenti destinati a finanziare le Province in ordine alle funzioni alle stesse delegate, la Regione Calabria, nel proprio bilancio di previsione, in alcuni casi ha ridotto e in altri addirittura azzerato i fondi. Alcuni esempi sono la riduzione del 20% per il comparto studio (-35% per affitti, -8% per diritto allo studio), -27% manutenzione idraulica; totalmente eliminati i trasferimenti per B&B, promozione turistica, ex APT, pro loco, biblioteche enti locali, promozione culturale, risorse tempo libero, attività sostegno volontariato e così via. Tutti settori che, adesso, dovrebbero essere direttamente gestiti dalla Regione.
Lo schema di Bilancio approvato in Giunta – evidenzia il vicepresidente – e che adesso sottoporremo all’approvazione dell’Assise provinciale, tiene conto di tutte le segnalazioni giunte dall’intero territorio provinciale ed è stato redatto dopo gli incontri che il Direttore generale Antonino Minicuci ha tenuto con i dirigenti dei settori dell’Ente.
Nel contenuto, il documento è positivamente segnato dal programma di razionalizzazione delle spese generali di gestione che è stato predisposto dalla direzione generale e che, già da quest’anno, con la riduzione per esempio dei fitti passivi di immobili sedi di edifici scolastici e non, comporterà un notevole risparmio con la possibilità di investire altrove quelle risorse e mitigare l’effetto delle norme sempre più restringenti emanate negli ultimi anni.
Sono convinto – conclude l’assessore Giovanni Veduci – che nonostante i limiti e le restrizioni, quello approvato in Giunta è un buon Bilancio che ci permetterà di lavorare bene per la promozione, lo sviluppo e la difesa dell’intero comprensorio. Auspico che il dibattito che ne scaturirà in Consiglio per l’approvazione non sia influenzato da colori politici o da rivendicazioni di parte, ma tenga solo conto delle reale fotografia del Paese e della responsabilità politica-amministrativa che ognuno di noi ha in questo particolare e delicato momento.
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