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Da quasi un anno il Governatore Scopelliti unitamente ai suoi assessori, aveva promesso in più occasioni agli oltre 5.000 lavoratori Lsu-Lpu, che si sarebbe fatto carico di ottenere un tavolo tecnico nazionale per sbloccare la stabilizzazione di questi lavoratori che da 15 anni vivono una situazione di eterno precariato, di incertezza del proprio futuro e di timore che il rapporto di lavoro cessi allo scadere di ogni anno.
Dopo mesi di battaglie che USB ha condotto assieme ai lavoratori e di impegni mai mantenuti da parte delle istituzioni, la misura era davvero colma, al punto che alcuni precari e dirigenti USB, in occasione del sit-in di lunedì scorso, esasperati hanno deciso di salire, tramite una impalcatura posta fuori l’edificio, sul terrazzo all’ultimo piano di Palazzo Campanella a Reggio Calabria, sede del Consiglio regionale.
Mentre i 7 occupanti sono rimasti per tre giorni di fila sotto un caldo torrido e a quasi cinquanta metri di altezza, con centinaia di precari che manifestavano sotto le bandiere di USB, la richiesta formulate agli interlocutori istituzioni è stata sempre la stessa: tavolo tecnico nazionale da convocare immediatamente.
Le trattative, intensificatesi oggi, sono partite da proposte ritenute assolutamente inaccettabili.
La mattinata ha visto anche momenti drammatici, quando l’unica lavoratrice donna tra i 7 occupanti, si è sentita male, ma non è stato ritenuto di dover far intervenire un medico, malgrado gli stessi manifestanti lo avessero richiesto a gran voce.
Nel frattempo telefonate frenetiche con Roma, hanno spinto la regione Calabria verso le richieste avanzate da USB e dai lavoratori, fino a quando pochi minuti fa, la stessa Regione ha ufficializzato la convocazione del tavolo tecnico nazionale che si svolgerà lunedì prossimo, 18 luglio alle ore 11,00 negli Uffici del Prefetto di Reggio.
Al tavolo tecnico saranno presenti con potere di decisione, i rappresentanti del ministero del Lavoro, di quello dell’Economia e Finanze, il Presidente della Giunta Regionale calabrese, l’associazione dei sindaci ANCI Calabria ed il sindacato USB, assieme ad una delegazione di lavoratori.
Quanto era stato richiesto, è stato dunque finalmente ottenuto!
I lavoratori sul tetto dell’edificio, dopo aver valutato il comunicato emesso dalla regione, hanno deciso di sospendere la protesta, accettando di scendere e lasciando, così, il terrazzo che li ha ospitati per ben tre giorni.
VITTORIA, DUNQUE, a dimostrazione che con la lotta si può ottenere in tre giorni quanto era stato promesso e mai mantenuto nei dodici mesi precedenti.
Ovviamente siamo tutti consapevoli che la battaglia è tutt’altro che finita, perché da lunedì si apre una trattativa on esiti niente affatto scontati, ma tuttavia si è ottenuto che il problema dei precari e del mondo del lavoro calabrese, sia tornato al centro del dibattito politico della regione.
Nelle prossime ore USB valuterà di organizzare una nuova manifestazione sotto gli uffici della prefettura, in occasione dell’apertura delle trattative.
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