Protesta agricoltori della Locride, Brizzi: “Il Consorzio di bonifica è mal governato, si corra subito ai ripari”

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«Non possiamo che appoggiare la legittima protesta degli agricoltori della Locride riguardo alla mancata attivazione dei sistemi irrigui e, di conseguenza, sottolineare ancora, come avevamo già fatto in passato, le gravi inadempienze e il mal funzionamento del Consorzio di bonifica Alto Ionio reggino». Così Pasquale Brizzi, in qualità di rappresentante dei sindaci della Locride in seno al consiglio dell’importante ente, riprende quanto espresso dall’agricoltore Carmelo Misitano, in rappresentanza dei colleghi del comprensorio, in una lettera inviata al Presidente del Consorzio di Bonifica Arturo Costa, al governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, all’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra e al Presidente della Coldiretti Calabria Pietro Molinaro, e diffusa a mezzo stampa, per chiedere che si risolvano una volta per tutte i seri problemi legati all’agricoltura.

    In particolare, il comparto locrideo lamenta il problema dell’irrigazione nell’area della fiumara Condojanni, tra S. Ilario dello Ionio e Ardore, dove si registrano i maggiori danni derivanti dal lungo periodo di siccità.  «Le conseguenze sono gravi, in particolare per le produzioni agricole e per gli allevamenti – dice ancora Brizzi -. I campi hanno bisogno di acqua e qualcuno pensa di risolvere la cosa offrendo un cocktail fatto per un terzo di burocrazia, per un altro terzo di parole inutili e per l’ultima parte di astiose ripicche.  La situazione alla quale è stata portata la zona del Condojanni che attiene la gestione dell’acqua è gravissima.  E a rimetterci sono soprattutto gli agricoltori, che si vedono impossibilitati a proseguire le colture, ed i braccianti che in quei terreni operano. Gli utenti hanno già minacciato di adire le vie legali contro il Consorzio di Bonifica, e la cosa potrebbe arrecare gravissimi danni economici all’Ente. È indispensabile e non più rinviabile un tempestivo e fattivo intervento del Consorzio Alto Ionio Reggino affinché venga assicurato l’approvvigionamento d’acqua per l’anno prossimo. Considerando che in questi giorni il problema è stato risolto grazie all’intervento del Signore, con l’arrivo dell’acqua dal cielo».

     «Il dott. Misitano, a nome di tutti gli agricoltori ormai stanchi di lungaggini e false promesse, ha chiesto le dimissioni di tutti i consiglieri del Consorzio – continua Brizzi -. La dura quanto legittima presa di posizione degli agricoltori arriva a conclusione di un periodo di evidente e grave incapacità gestionale da parte dei vertici dell’ente. Questi i risultati del mal funzionamento che, in rappresentanza dei sindaci, abbiamo, già da tempo, denunciato cercando di fare da pungolo e da controllo per il bene del Consorzio stesso e della ricaduta economica sul territorio. Un mese fa ho fatto richiesta di copia di tutti gli atti inerenti i lavori del pozzo sul Condojanni – aggiunge – ma a tutt’oggi l’amministrazione non mi ha fornito nulla, ledendo il sacro principio del diritto di accesso agli atti da parte di un consigliere e non dandomi, perciò, la possibilità di espletare al meglio il mio mandato».

    «Non possiamo fare a meno di rilevare inoltre la poca democrazia che esiste sulla gestione del Consorzio, visto che il Presidente vuole fare tutto da solo, non concedendo spazio ad alcuno – conclude Pasquale Brizzi -. In rappresentanza dei sindaci e quindi del territorio non posso che essere dalla parte dei consorziati e farò di tutto affinché questa vicenda, anche se in ritardo, venga risolta definitivamente con le opportune soluzioni del caso. Sono davvero incomprensibili i motivi di questo comportamento poco istituzionale da parte di una amministrazione che si erge a tutela della legalità, della trasparenza e delle regole».

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Author: Cristina

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