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Hanno trascorso una giornata meravigliosamente normale. Ore di svago in cui, per una volta, hanno avuto la possibilità di fare ciò che per i loro coetanei è parte della quotidianità. Sono i giovanissimi protagonisti del “Progetto insieme”, un’iniziativa promossa dall’ufficio Servizio Sociale per i minorenni di Reggio Calabria, a cui ha collaborato il Comitato regionale del CONI.
Gli ospiti e gli operatori della Comunità ministeriale della città dello Stretto, della Comunità “La Vela”, dei Gruppi appartamento “Nuova Speranza” e “Marzo 78”, del centro giovanile “Don Italo Calabrò” e della Comunità “Stablum” hanno dato vita a una magnifica manifestazione che si è snodata attraverso lo svolgimento di attività socialmente utili, di occasioni conviviali e di momenti di aggregazione legati allo sport: i più semplici ma al tempo stesso i più sentiti da parte di chi è sottoposto a una misura restrittiva che limita la libertà personale.
La giornata conclusiva del “Progetto insieme” è cominciata con l’esecuzione, da parte dei ragazzi, di una serie di lavori di pubblica utilità al parco alla Rotonda “Baden Powell” di Reggio. È stata quella un’occasione per esaltare la dimensione comunitaria e la condivisione della vita di questi giovani, che dopo il pranzo, consumato tutti assieme, si sono dedicati ad avvincenti sfide sportive: dalle gare di staffetta all’esecuzione dei calci di rigore, dal tiro alla fune al calcio balilla. Le attività sono proseguite con la premiazione dei ragazzi e, conclusa la parentesi sportiva, con uno spettacolo dell’associazione “Freckles” che ha preceduto il momento finale della riflessione e dell’incontro con le autorità religiose, civili e militari della città di Reggio.
“Il CONI ha sposato con entusiasmo la proposta arrivata dalla dottoressa Giuseppina Garreffa, dell’ufficio Servizio sociale per i minorenni, e ben volentieri si è messo a disposizione per consentire a questi ragazzi di vivere una giornata speciale – ha affermato il presidente del Comitato olimpico regionale, Mimmo Praticò –. Tutto questo si iscrive nella messa in opera del protocollo d’intesa tra questi enti e nell’ambito delle numerose attività di ordine sociale promosse dallo sport calabrese, che nella nostra regione riveste un ruolo ancora più importante che nel resto d’Italia, per la sua capacità di allontanare i ragazzi dalle più diffuse devianze giovanili. Riteniamo – ha aggiunto Praticò – che sia anche questo un modo per dare concreta applicazione alla nostra Carta costituzionale, nella parte in cui riconosce che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali di fronte alla legge, stabilendo altresì che la Repubblica ha il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine sociale ed economico che impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Soprattutto quando si tratta di ragazzi, è fondamentale fare tutto il possibile per sostenerli e favorire l’effettiva sana partecipazione nella società, attraverso l’inclusione e non l’emarginazione”.
Per il presidente regionale, “il CONI in questi anni ha operato ponendosi questo come primo obiettivo della sua azione. Continueremo a lavorare nella direzione tracciata – conclude Praticò – affinché il mondo dello sport assuma sempre più il ruolo di agenzia educativa al servizio della società, come lo sono, tra l’altro, la famiglia, la scuola, la Chiesa”. Nel suo atto di intenti, il CONI si è impegnato a offrire alle strutture residenziali che fanno capo al “Progetto Insieme” l’attività volontaria di istruttori sportivi, aprendosi inoltre all’accoglienza di giovani che vogliano formarsi nell’ambito dello sport o intendano impegnarsi in attività di pubblica utilità a favore della promozione dello sport in contesti giovanili.
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