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“E’ stato proclamato lo stato di agitazione del personale Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria“. A riferirlo sono il segretario provinciale VVF, Antonino Stilo e il segretario generale Giuseppe Rodà che in una lettera, rivolta al prefetto Frattasi, capo dipartimento VV.F. S.P. e D.C., al prefetto Di Bari, al dott. De Angelis, al dott. Giomi, al dott. Novello, alla commissione di garanzia Legge 146/90 e per conoscenza al Ministro Minniti, al sottosegretario Bocci, alle segreterie nazionale e regionale FNS CISL, hanno elencato una serie di richieste non evase:
“La Scrivente O.S., considerate:
• l’assenza di adeguate risposte da parte dell’Amministrazione, rispetto alla più volte invocata trasparenza nella gestione e impiego del personale in tutti i servizi a pagamento resi dal Comando, come per esempio l’ampia discrezionalità usata nella scelta del personale da impiegare in scenari complessi quali le emergenze nazionali e le micro emergenze locali, questione che è causa di un sempre maggiore malcontento tra il personale nonché di grave danno economico;
• la scarsa attenzione rivolta alla gestione dell’ufficio personale e delle attività che lo stesso ufficio dovrebbe svolgere con la massima trasparenza, basta guardare la gestione della mobilità provinciale oramai divenuta simile ad una interminabile TELENOVELAS a puntate;
• il mancato avvio dei tavoli tecnici per la revisione dei vari regolamenti, nonostante la scrivente O.S. si sia adoperata ed abbia lavorato con le altre OO.SS. per l’elaborazione di regole chiare e soprattutto condivise;
• il sempre più grave e perdurante degrado di tutte le sedi di servizio;
• la mancata individuazione del terreno per la realizzazione della nuova sede di Villa San Giovanni, dove il personale continua a garantire il servizio di soccorso tecnico urgente nonostante le gravi deficienze strutturali ed igienico sanitarie che la rendono invivibile;
• la mancanza di una effettiva e necessaria rimodulazione organizzativa dei vari uffici;
• l’ormai cronico ritardo nei pagamenti delle competenze accessorie, delle missioni e della distribuzione dei buoni pasto;
• la mancata presa di posizione ufficiale di fronte alle offese portate avanti al comando, da parte di dirigenti ed organizzatori di attività sportive e culturali attraverso social network e stampa locale;
• le gravi carenze sull’organizzazione della nuova campagna AIB incluso il mancato avvio dei corsi di patente di secondo grado (più volte sollecitati da questa O.S.), fondamentali soprattutto per le sedi distaccate considerato l’aggravio di competenze acquisite nella lotta attiva agli incendi boschivi;
• la mancata formazione macchina sui mezzi speciali per il personale autista e la più in generale carente attività di formazione professionale rivolta al personale operativo ed amministrativo;
• il mancato avvio di un tavolo per la ridiscussione del regolamento di accesso ai corsi di formazione.
Per gli aspetti fin qui citati, che rappresentano solo una parte del malcontento generalizzato, la Scrivente proclama lo stato di agitazione di tutto il personale del Comando Provinciale di Reggio Calabria. Contestualmente, ai sensi di quanto previsto dalla vigente normativa sull’esercizio dello sciopero nei servizi essenziali, informano e invitano gli Uffici in indirizzo, per quanto di competenza, a convocare entro i termini stabiliti, il tavolo di conciliazione. Si riserva di ricorrere ad ulteriori e più incisive forme di mobilitazione non escludendo lo sciopero, che sarà formalmente proclamato in caso di esito negativo delle procedure di raffreddamento.
Questa Organizzazione sindacale, confidando sul fatto che fino ad oggi ciascun lavoratore interessato abbia svolto il proprio dovere, ha portato avanti un atteggiamento propositivo e collaborativo nella speranza che tutto ciò potesse portare alla risoluzione delle varie problematiche, rimaste irrisolte, e nella illusione di veder realizzati i progetti di crescita e sviluppo del Comando. Pensiamo alla ormai improcrastinabile necessità di costituzione di un importante distretto per la Locride che contempla una delle aree più vaste e geograficamente lontane dal capoluogo di Provincia e al necessario potenziamento dell’organico del distaccamento portuale di Gioia Tauro che serve un’area tra le più importanti dell’intera Regione Calabria.
La Scrivente ha imbastito una relazione sindacale paziente e propositiva, ma a più di 600 giorni dall’insediamento del nuovo Dirigente Provinciale, il rischio è quello di rendersi complici di un immobilismo che finirebbe per provocare un grave danno al Comando ed a tutti i lavoratori. Per questo motivo si ritiene non più procrastinabile il ricorso alla protesta sindacale per iniziare un percorso di relazioni sindacali nel pieno rispetto di ciascuno dei ruoli.
Impegna la Segreteria Regionale e Nazionale, a sostegno della vertenza in argomento e a tutela dei lavoratori”.
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